Elenco centrale ed elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile: la nota del Capo Dipartimento
10 giugno – Nota del Capo Dipartimento del 30 aprile 2013: disposizioni sull’istituzione dell’elenco centrale e degli elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile
Oggetto: Istituzione dell’elenco centrale e degli elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile – attuazione delle disposizioni contenute nel paragrafo 1 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 1° febbraio 2013
Come è noto il Presidente del Consiglio dei Ministri ha recentemente adottato una Direttiva contenente specifici indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile. La Direttiva è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 27 – serie generale – dello febbraio 2013 e le disposizioni in essa contenute divengono operative decorsi 180 giorni dalla pubblicazione, vale a dire a partire dal prossimo 31 luglio 2013. >>>CONTINUA SUL SITO DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE
Come richiedere l’iscrizione.Dal 31 luglio 2013 – a 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – diventano operative le disposizioni della Direttiva “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di protezione civile alle attività di protezione civile”.
L’iscrizione in questo elenco è presupposto essenziale e irrinunciabile per l’accesso ai benefici e alle misure previste nel Regolamento. L’iscrizione in questi elenchi costituisce, senza ulteriori adempimenti, condizione sufficiente per l’accesso ai benefici previsti dagli articoli 9 e 10 del Dpr 194/2001.
L’iscrizione è inoltre condizione necessaria per la partecipazione delle Organizzazioni di volontariato alle attività che si svolgono in vista o in occasione di eventi a carattere locale (gli eventi di tipo “a” o “b” individuati dalla legge n. 225 del 1992 e successive modifiche e integrazioni). Dal 31 luglio 2013 la partecipazione delle Organizzazioni di volontariato a questo tipo di attività diventa di esclusiva competenza delle Regioni e delle Province Autonome che, entro questa data, devono procedere ad adeguare, se necessario, le disposizioni che disciplinano istituzione e tenuta degli elenchi territoriali, come concordato in sede di intesa sulla Direttiva.
Sempre entro il 31 luglio il Dipartimento stabilirà con Regioni e Province Autonome come assicurare l’accessibilità e la consultazione degli elenchi territoriali sul sito istituzionale del Dipartimento.
Possono richiedere l’iscrizione nell’elenco centrale:
– Le strutture nazionali di coordinamento di organizzazioni costituite ai sensi della legge n.266/1991 diffuse in più Regioni; – le strutture nazionali di coordinamento delle organizzazioni di altra natura a componente prevalentemente volontaria; – organizzazioni prive di articolazione regionale, ma in grado di svolgere funzioni specifiche ritenute dal Dipartimento della Protezione Civile di particolare rilevanza ed interesse a livello nazionale; – le strutture nazionali di coordinamento dei gruppi comunali e intercomunali. Le organizzazioni che ritengono di appartenere a una di queste categorie devono attestare il possesso dei requisiti inviando domanda di iscrizione al Dipartimento.
La domanda, completa di documentazione, deve essere trasmessa entro il 31 maggio 2013 all’indirizzo di posta elettronica certificata protezionecivile@pec.governo.it.
Per procedere alla prima edizione dell’elenco centrale entro il 31 luglio 2013 – data in cui l’elenco unico attuale cesserà di avere efficacia – il Servizio Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile procederà alla verifica delle richieste di iscrizione anche attraverso sopralluoghi nelle sedi operative delle Organizzazioni.
Le domande di iscrizione arrivate dopo il 31 luglio 2013 saranno comunque considerate per successive integrazioni dell’elenco centrale. Le organizzazioni che ritengono di avere i requisiti possono dunque presentare richiesta di iscrizione in ogni momento, inviando questo modello di domanda all’indirizzo di posta elettronica certificata protezionecivile@pec.governo.it.
Soddisfazione da parte di Anpas e del Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, contenente gli “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”. La direttiva tutela la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile ne sostiene le azioni nell’ambito del Servizio Nazionale, adeguando procedure e strumenti al mutato quadro organizzativo della Protezione Civile, nel rispetto dei principi del Dpr 194/2001.
“Si va quindi a concretizzare un lungo percorso dove Dipartimento, associazioni nazionali, Regioni, Province e Comuni hanno dato dimostrazione di serietà e di responsabilità lavorando su un documento che riconosce l’importanza di ogni livello di intervento (locale, regionale o nazionale) ed organizza in maniera omogenea le risorse rispettandone le autonomie”, dichiara Carmine Lizza, responsabile Protezione Civile Anpas nazionale. Gli effetti si vedranno soprattutto a livello locale: “Parto da casa nostra e quindi dalle pubbliche assistenze che, in varie regioni, fino ad oggi non potevano essere iscritte nei registri di protezione civile perché questi prevedevano l’iscrizione nel settore prevalente di attività che, per la maggior parte delle nostre 882 associate, è quello sanitario”, continua Lizza. “Con questo decreto i registri diventano due e quindi questo problema viene risolto. Contemporaneamente viene facilitata l’iscrizione nel registro nazionale in quanto sedi operative di Anpas con un alleggerimento burocratico anche per Regioni e Dipartimento”. Altro aspetto importante di questo decreto è l’obbligo di comunicare, in maniera esplicita, la partecipazione di ogni associazione alle attività di protezione civile dovendo indicare la “quota parte” che ogni associazione mette a disposizione del livello territoriale con il quale partecipa (comunale, regionale, nazionale). “Insomma ritengo questo decreto un bel passo avanti verso un vero sistema di protezione civile”, conclude Lizza. Secondo Luciano Dematteis, rappresentante di Anpas presso la Consulta Nazionale,decreto è importante perché “fa finalmente chiarezza sugli albi ai vari livelli e di conseguenza sarà possibile programmare le attività di prevenzione nei vari settori. Per quanto concerne l’Anpas la divisione degli albi ci permette di essere presenti ai vari livelli e nel contempo essere movimento unito”. Secondo Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato, gli effetti saranno molti: “Prima di tutto l’organizzazione dell’elenco delle associazioni di volontariato, la cui iscrizione permette di fruire dei benefici di legge previsti dal DPR 194. Riorganizzare gli elenchi permette di prendere atto di un volontariato che dal 2001 è cresciuto, rafforzandosi sia nelle associazioni nazionali che nelle realtà locali. La nuova Direttiva riconosce ufficialmente questi due ambiti come entrambi strategici per il Paese, che devono beneficiare degli stessi diritti e doveri, cercando di dare un messaggio di necessaria omogeneità sul territorio nazionale. La creazione di sotto-elenchi dedicati permette a ognuno, con chiarezza e trasparenza, di iscriversi, a seconda delle sue scelte associative e delle sue peculiarità su un piano territoriale o nazionale, a parità di dignità e diritti. “La direttiva”, prosegue Andreotti, “va oltre prevedendo dei criteri unitari ispirati alla qualità necessari non solo per iscriversi, ma anche per mantenere viva l’iscrizione. L’assenza di fini di lucro, la presenza prevalente volontaria degli associati, l’assenza di condanne penali per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici dei legali rappresentanti sono criteri ineludibili per partecipare alle attività di protezione civile, elementi che allontanano dal nostro mondo ancora “sano” le tentazioni del “profit” e rimarcano la pratica della legalità come presupposto per operare”. Viene poi inserita, come è stato richiesto lo scorso anno agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile dell’aprile 2012, l’effettiva esperienza e attività sul campo per poter mantenere il fregio di associazione di protezione civile iscritta. “Elenchi quindi dinamici e realistici, che tenderanno a premiare e stimolare la concreta qualità e il vero spirito del volontariato che muove il nostro mondo”. “Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra”, conclude Andreotti, “con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, le Regioni, l’Anci e l’Upi su questa direttiva. Un lavoro finalmente premiato. Il prossimo passo sarà riprendere questo lavoro per seguire l’indicazione che è uscita con chiarezza agli Stati Generali del Volontariato, ovvero il tema della rappresentanza. Ridefinite attraverso il nuovo elenco le associazioni (grandi e piccole) di protezione civile, dobbiamo lavorare per dargli una voce autorevole ed includente. Oggi il volontariato di protezione civile non ha un soggetto unico che possa rappresentarlo in tutte le sue forme, garantendo pari dignità a tutti. Dobbiamo trovare la strada per fare incontrare le associazioni nazionali e quelle locali, come abbiamo fatto con successo agli Stati Generali. Questa per noi continua ad essere una priorità”. Unica nota dolente sottolineata da Luciano Dematteis: “Purtroppo non si è riusciti a mettere dentro il rinnovo del Comitato e si dovrà continuare con la Consulta. Al momento, vista la disponibilità del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile non ci sono problemi, ma dobbiamo tenerci pronti per il futuro”.
Ventitre pubbliche assistenze, oltre 630 ragazzi (di età compresa tra i 9 e i 18 anni) che tra il 24 giugno e il 7 settembre parteciperanno ai ventiquattro campi scuola Anpas.
Anche quest’anno, infatti le pubbliche assistenze Anpas hanno infatti preso parte al progetto di formazione, “Campi scuola – Anch’io sono la Protezione Civile”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e nato con l’obiettivo di diffondere la cultura di protezione civile tra le nuove generazioni.
I ragazzi che decidono di vivere questa esperienza compiono un vero e proprio “viaggio” all’interno del mondo della protezione civile, scoprendo che l’impegno del singolo è indispensabile al funzionamento dell’intero Sistema. Durante il soggiorno i ragazzi si trovano anche a condividere idee e procedure e imparano a sentirsi parte attiva di una squadra, condividendo un percorso di crescita.
La finalità di questo progetto è quella di stimolare tra i giovani il senso di responsabilità e di cittadinanza attiva attraverso la condivisione delle buone pratiche di protezione civile.
Inaugurato il campo scuola 2013 della PA AVPA “Anche io sono la protezione civile”
Con la recente conclusione del fine settimana dedicato ai festeggiamenti per il ventennale dalla sua fondazione, l’Avpa Castellana Grotte continua senza sosta il suo servizio di pubblica assistenza e investe sulla formazione e sulla sensibilizzazione della cittadinanza, a partire dalle più giovani generazioni.
Da lunedì 24 a domenica 30 giugno, infatti, il campo sportivo di via Turi a Castellana Grotte (Ba) ospiterà il Campo Scuola 2013 “Anche io sono la protezione civile”. Giunto alla sua terza edizione e organizzato in collaborazione con Anpas, il campo Avpa è il primo in Puglia nel proprio settore.All’insegna del divertimento e della formazione, il campo verrà inaugurato lunedì 24 giugno e proseguirà nei giorni successivi con la lezione di Protezione Civile nel pomeriggio del 25 giugno, a Bari presso la Sala operativa della Protezione Civile di Bari nella mattinata di mercoledì 26 giugno, a Putignano nella mattinata di giovedì 27 giugno con un’altra visita, questa volta al distaccamento dei Vigili del Fuoco.
Venerdì lezione sulla prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e simulazione AIB, mentre sabato tappa a Cassano Murge presso la Foresta Mercadante per un approfondimento sulle tecniche di orientamento con GPS e ancora, presso il campo di addestramento “Serritella” a Castellana Grotte nel pomeriggio di sabato 29 giugno per un incontro con il gruppo cinofili Avpa e una simulazione di ricerca sulle macerie. Tra un’escursione e l’altra, il campo sarà ricco di attività di vario genere: lezioni di pronto soccorso e di telecomunicazioni radio, convegni sulla prevenzione dagli incendi boschivi e simulazioni sanitarie.
Non mancheranno anche numerosi momenti di divertimento tra serate in musica, i tornei sportivi, giochi, caccia al tesoro, proiezione di film e tanto altro.
Il campo si concluderà domenica 30 giugno con i saluti delle istituzioni e la consegna degli attestati, dopo la simulazione sanitaria che vedrà partecipanti attivi i venticinque ragazzi che hanno preso parte al campo scuola 2013.
Si svolgerà a Roma il 10 e 18 giugno 2013, il seminario formativo “La corretta gestione dello stress: ulteriore protezione del volontario”.
10 GIUGNO LA PERCEZIONE DELLO STRESS NEGLI INTERVENTIDEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
9.30 Saluti istituzionali e presentazione del seminario
FRANCO GABRIELLI Capo del Dipartimento della Protezione Civile SIMONE ANDREOTTI Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile
10.00 Una bussola per orientarsi La metodologia del seminario formativo, le attività e la raccolta delle aspettativeLUIGI RANZATO Psicologi per i Popoli
10.30 PAUSA CAFFÈAttivazione esperienziale in gruppi
10.45 Lo stress vissuto sul campo Ineffi cacia, sacrifi cio personale, dispersione delle energie e dei saperi
12.30 PAUSA PRANZO
14.00 Lo stress e le aspettative precedenti l’intervento Cosa porto nella mia valigia quando parto per un’emergenza
16.00 PAUSA CAFFÈ
16.15 Restituzione in plenaria del lavoro dei gruppi da parte dei partecipanti Moderatori: ROBERTO GIAROLA, ANTONIO SALPIETRO Dipartimento della Protezione Civile
17.45 La parola ai conduttori dei gruppi: conclusioni della prima giornataCONDUCONO E CO-CONDUCONO LE ATTIVAZIONI IN GRUPPI: EMANUELA SASSO Ana, ELEONORA ROMANINI Anc, KRISTIAN TALAMONTI Anpas, ANDREA D’ALETE Avis, PIERLUIGI POLICASTROE ANDREA PETROMILLI Cisom, FABIO SBATTELLA E MARILENA TETTAMANZI Psicologi per i Popoli
18 GIUGNO LA GESTIONE DELLO STRESS PER ACCRESCERE L’OPERATIVITÀ DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
9.30 Studio di un caso: quando lo stress gioca brutti scherzi all’operatività
Esempi tratti dalla storia e dall’esperienza sul campo EMANUELA SASSO Ana, ELEONORA ROMANINI Anc, KRISTIAN TALAMONTI Anpas, ANDREA D’ALETE Avis
10.00 Ciò che altri hanno imparato su questo tema Breve rassegna delle ricerche sugli errori che è inutile ripetereFABIO SBATTELLA Psicologi per i Popoli
10.45 PAUSA CAFFÈAttivazione esperienziale in gruppi
11.00 Gestire lo stress come risorsa per alzare gli standard di qualità operativa Organizzazione, ascolto, leadership, team work, facilitazione nel gruppo
12.30 PAUSA PRANZO14.00 Restituzione in plenaria del lavoro dei gruppi da parte dei partecipanti Moderatori: ROBERTO GIAROLA, ANTONIO SALPIETRO Dipartimento della Protezione Civile
14.30 Conclusioni delle attività di gruppo La parola ai conduttori dei gruppi
15.15 Il burn out come estrema conseguenza della non corretta gestione dello stress e la supervisionePIERLUIGI POLICASTRO Cisom
16.00 La valutazione del rischio stress lavoro correlato al Dipartimento della Protezione CivileGIOVANNI CIANCIO Dipartimento della Protezione Civile
16.15 PAUSA CAFFÈ
16.30 Somministrazione del questionario di gradimento e di valutazione del corso17.00 Chiusura e feedback finali
CONDUCONO E CO-CONDUCONO LE ATTIVAZIONI IN GRUPPI: EMANUELA SASSO Ana, ELEONORA ROMANINI Anc, KRISTIAN TALAMONTI Anpas, ANDREA D’ALETE Avis, PIERLUIGI POLICASTROE ANDREA PETROMILLI Cisom, FABIO SBATTELLA E MARILENA TETTAMANZI Psicologi per i Popoli
Si è svolta domenica 9 giugno l’inaugurazione del Nuovo Municipio Temporaneo, il sindaco di Novi di Modena Luisa Turci ha ringraziato il volontariato, e in particolare l’Anpas per l’impegno e la solidarietà espressa durante il terremoto. “La solidarietà“, ha detto il Sindaco, “non ha bisogno di proclami, ha bisogno solo di essere chiamata quando c’è bisogno“. Insieme ai tanti volontari Anpas intervenuti durante l’emergenza, erano presenti Luciano Dematteis, Alessandro Moni ed Egidio Pelagatti.
“Sono stati 1074 i volontari Anpas provenienti da tutta Italia e che si sono avvicendati nei cinque mesi di emergenza”, afferma Carmine Lizza, responsabile Anpas nazionale di Protezione Civile. “Cinque mesi che ci hanno visti collaborare sempre a stretto contatto con l’amministrazione comunale e che ci ha permesso di crescere anche come volontari, come associazione e come movimento Nazionale. Abbiamo avuto la fortuna di poter sperimentare ad esempio l’intervento dei cinofili e l’attività di pet terapy con i bambini del campo, abbiamo inaugurato una splendida cucina da campo che ci ha donato il gruppo Ali Group. Abbiamo tremato anche noi ad ogni scossa, insieme alla popolazione del campo”.
Un ringraziamento anche dall’Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli “Grazie ai tanti colori del volontariato qui presenti che quando c’è bisogno ci sono sempre, la forza della nostra comunità”.
Il sindaco Luisa Turci, Luciano Demattis, Alessandro Moni ed Egidio Pelagatti
19 maggio, 2013 – Mirandola ringrazia volontari e donatori che hanno fornito un aiuto eccezionale durante i giorni dell’emergenza e tutti coloro che hanno contribuito a dare il via alla delicata fase della ricostruzione. Con gratitudine è la frase che ha sugellato le lettere algli innumerevoli volontari e donatori che hanno sostenuto mirandola, firmata dal sindaco di Mirandola Maino Benatti. Contiene ed esprime un sentimento energico, caldo, radicato.
“Non ci si libera di noi tanto facilmente” ha detto Fausto Casini, presidente Anpas, rivolgendosi al Sindaco di Mirandola Maino Benatti. “Quello che nasce tra i volontari che vengono in una collettività e la collettività che li accoglie, pur sotto il terremoto, è una relazione. Se voi andate a vedere i nomi delle città da cui provengono, vedete il terremoto dell’Irpinia, dell’alluvione di Genova… L’incontro che nasce tra i popoli si accelerano le vicinanze, le contaminazioni. Anche i cittadini dell’Aquila non si sono liberati di noi. Noi volontari amiamo dire una cosa diciamo che servono volontari e non volenterosi, volontari organizzati, coordinati. Noi, con Mirandola che ha investito sulla scuola, vogliamo portare la cultura della prevenzione e con Mirandola vogliamo costruire modelli di prevenzione, andare nelle scuole con i ragazzi. La pace non è assenza di guerra, è il piacere di stare al mondo quando la guerra non c’è. E dobbiamo ricostruirla con i sorrisi e con lo stare insieme!”.
Roma 29 settembre 2013. Si è conclusa la terza edizione di “Terremoto io non rischio” , la campagna informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico.
Sabato 28 e domenica 29 settembre oltre 3.200 volontari di 14 associazioni nazionali di protezione civile hanno allestito punti informativi “Io non rischio” in 215 piazze, distribuite su quasi tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico.
Nel 2011 la campagna è stata realizzata in via sperimentale in nove piazze di altrettanti comuni ad alto rischio sismico, mentre l’edizione 2012 ha interessato un centinaio di piazze distribuite su quasi tutte le regioni italiane.
I volontari e le volontarie, formatisi durante l’anno attraverso l’incontro con esperti per poi istruire a loro volta altri volontari, sono protagonisti di un percorso di diffusione della cultura di protezione civile che prosegue in queste settimane e che coinvolge nelle diverse piazze proprio le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio.
L’iniziativa è promossa dalla Protezione Civile e dall’Anpas-associazione Nazionale delle pubbliche assistenze, in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e in accordo con le regioni e i comuni interessati.
Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, sono disponibili le mappe interattive per conoscere la storia e la pericolosità sismica del nostro territorio e per individuare gli oltre duecento comuni interessati dalla campagna nel weekend del 28 e 29 settembre prossimi.
È inoltre possibile consultare la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico e sulla sicurezza degli edifici, leggere approfondimenti sul volontariato di protezione civile e scaricare il pieghevole sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto..
Le associazioni. Oltre all’Anpas, che è presente fin dalla prima edizione della campagna, partecipano all’iniziativa le associazioni nazionali Ana – associazione Nazionale Alpini, Anai – associazione Nazionale Autieri d’Italia, Anvvfc – associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, Avis – associazione Volontari Italiani del Sangue, Fir-CB – Federazione Italia Ricetrasmissioni Citizen’s Band, Legambiente Onlus, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Prociv Arci – associazione Nazionale Volontari per la Protezione Civile, Prociv Italia- associazione Nazionale Volontari Protezione Civile e Sanità, Federazione Psicologi per i Popoli, Rnre – Raggruppamento nazionale Radiocomunicazioni Emergenza, Ucis – Unità cinofile italiane da Soccorso e Unitalsi – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali.
L’elenco completo delle associazioni coinvolte e delle piazze, divise per Regioni, è disponibile sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è possibile consultare anche la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico, sulla sicurezza degli edifici e sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione conINGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Oltre 300 i volontari impegnati nelle piazze e nelle marine del salernitano
Nei quattro fine settimana di ottobre, in 28 comuni costieri del salernitano, si svolge in via sperimentale la campagna Maremoto Io non rischio.
Comunicare il rischio maremoto – un evento meno frequente rispetto ai terremoti che può però interessare gran parte delle nostre coste – è la nuova sfida di Io non rischio, che porta nelle piazze e nelle marine di 27 comuni e nella città di Salerno una campagna itinerante.
Ogni weekend di ottobre i volontari saranno in piazza contemporaneamente in diversi comuni per incontrare la cittadinanza e distribuire materiale informativo. A Salerno, invece, la campagna si svolgerà tutti i fine settimana e un camper con il logo e i colori dell’iniziativa, messo a disposizione dalla Regione Campania, farà tappa nelle marine e nelle piazze a supporto delle attività dei volontari.
Cuore della campagna – in pieno spirito Io non rischio – sono i volontari di protezione civile, formati da esperti sul rischio maremoto e ora protagonisti di un processo attivo di diffusione della conoscenza. L’iniziativa è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, Anpas – associazione Nazionale pubbliche assistenze, Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Consorzio ReLUIS – Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in collaborazione con Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Ogs – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.La campagna e il Progetto TwistLa campagna si svolge nell’ambito del progetto europeo Twist – Tidal Wave In Southern Tyrrhenian sea, finanziato dalla Commissione Europea, che prevede un’esercitazione internazionale a Salerno sul rischio maremoto.
L’esercitazione – che si svolge dal 24 al 27 ottobre, in concomitanza con l’ultimo weekend della campagna – è stata organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con la Regione Campania e in collaborazione con la Prefettura e la Provincia di Salerno.
La campagna e il Progetto TwistLa campagna si svolge nell’ambito del progetto europeo Twist – Tidal Wave In Southern Tyrrhenian sea, finanziato dalla Commissione Europea, che prevede un’esercitazione internazionale a Salerno sul rischio maremoto. L’esercitazione – che si svolge dal 24 al 27 ottobre, in concomitanza con l’ultimo weekend della campagna – è stata organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con la Regione Campania e in collaborazione con la Prefettura e la Provincia di Salerno.
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#iononrischio
Il nuovo sito “Io non rischio”Come nasce Io non rischio? Qual è la filosofia di questa campagna e quali sono le sue prospettive? Con contenuti nuovi e una veste grafica completamente rinnovata è online il sito ufficiale www.iononrischio.it, articolato nelle aree “Terremoto” e Maremoto”. Nell’area dedicata al maremoto puoi consultare l’elenco delle piazze e delle marine e quello delle organizzazioni e dei partner coinvolti nell’iniziativa. Navigando la sezione “Sei preparato” approfondisci il fenomeno maremoto e scopri cosa sapere sul rischio, cosa fare per essere preparato e come comportarti in caso di emergenza. Nella sezione “Materiali” trovi, invece, i materiali informativi della campagna: il pieghevole e la scheda.
La Commissione Nazionale di Protezione Civile, nel corso dll’ultimo incontro tenutosi sabato 20 aprile 2013 a Firenze, ha approvato l’utilizzo dello stemma del Settore Cinofili Anpas.
Lo stemma potrà essere utilizzato sulle divise sulle quali dovrà essere presente il simbolo Anpas come previsto dal regolamento nazionale relativo all’uso del logo: il nuovo stemma non sostituisce, quindi, per nessuna ragione il logo Anpas ma ne rafforza l’appartenenza indicando una specifica attività svolta dal volontario che lo espone.
Il posizionamento del solo stemma può avvenire sulle pettorine dei cani o su specifiche attrezzature dove si ravvisi una esigua disponibilità di spazio.
Se ne consiglia il posizionamento, se non già occupato da altri emblemi associativi, sul petto destro e/o sulla manica destra; la dimensione consigliata del tondo è di cm. 10 di diametro.
L’uso dello stemma dovrà essere limitato ai soli volontari appartenenti a gruppi cinofili o a volontari che svolgono attività cinofila a vario titolo con la propria associazione.
Il riconoscimento dei volontari attraverso questo stemma risulta essere particolarmente importante in quanto delinea una specifica professionalità e la propensione, atraverso le capacità acquisite e l’addetramento, allo svolgimento di particolari attività nell’ambio del soccorso, dell’assistenza, della formazione e del supporto anche in situazioni post-evento.