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Tariffe postali, reintegrate per pochi mesi

Le nuove tariffe postali agevolate per l’editoria del Terzo Settore

Da vita.it

In Gazzetta il decreto: dagli 8 agli 11 cents i costi per le nuove spedizioni. Ma quanto durerà?

Sono arrivate. Per quanto dureranno non è dato sapere, ma saranno a disposizione delle associazioni per un po’. Almeno fino a quando non verranno esauriti i 30 milioni di euro che il governo ha stanziato ad hoc per il 2011. Sono le tariffe agevolate per il non profit, così come prevede il decreto del 23 dicembre 2010 appena pubblicato in Gazzeta Ufficiale (in allegato il testo della norma).

Le novità.

A questo punto le tariffe per le spedizioni più importanti (all.to C1) diventano:

sotto 2.000 pezzi cents 11,05;
tra 2.000 e 10.000 cents 9,86;
tra 10.001 e 20.000 cents 9,03;
sopra i 20.000 pezzi cents 8,57

Scarica il decreto 23 dicembre 2010

sulle tariffe postali agevolate

pdf


Chi primo arriva meglio alloggia!

Dopo 10 mesi, sono state reintegrate le tariffe postali per il non profit: ma basteranno per pochi mesi

Finalmente, nella GU n. 42 del 21 febbraio, è uscito il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che reintegra le agevolazioni per il non profit sulle tariffe postali.

Il Governo ha mantenuto la promessa dello scorso maggio di reintegrare le agevolazioni ritirate il 1 aprile 2010.

In effetti il Decreto si riferisce solo allo scorso anno, ma essendo già in vigore il Milleproroghe, attualmente in fase di conversione in legge alla Camera, la sua applicazione vale già da oggi fino al 31 marzo 2011 e potrà essere prorogata al 31 dicembre 2011. 

Esprimiamo soddisfazione ma non possiamo dimenticare che, negli ultimi dieci mesi, il non profit è stato costretto ad operare senza alcuna agevolazione” – afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet, Il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

Le agevolazioni previste nel decreto, anche se più basse rispetto a quelle in vigore prima del 2009, prevedono uno sconto significativo sul costo pieno.

Ad esempio, per l’invio di stampe promozionali e propagandistiche sotto le 2.000 copie, lo sconto passa dal 73.5% del 2009 al 61% di oggi rispetto alle tariffe piene.

Resta però il nodo dei fondi stanziati per applicare le agevolazioni e quindi l’accesso effettivo a queste: le risorse sono passate da 50 milioni a 30 milioni di euro, del tutto insufficienti rispetto al numero di invii che le organizzazioni effettuano.

Il rischio reale è quello che i fondi valgano per tre, quattro mesi al massimo, come abbiamo visto all’inizio del 2010 quando i 50 milioni sono stati esauriti ad aprile.

Chiediamo al Governo di fare quanto necessario per superare il limite del 31 marzo come già previsto nel Milleproroghe. Di fronte al prevedibile esaurimento dei fondi, dobbiamo sollecitare le Istituzioni affinché individuino ulteriori risorse da spendere sulle agevolazioni postali per tutto il 2011.

Le associazioni saranno comunque costrette ad ingegnarsi per fare economia, individuando strategie comunicative “alternative”, più efficaci e meno costose conclude Marco Granelli.

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Protezione Civile, la preoccupazione per il Milleproroghe

Protezione Civile, preoccupazione per il Milleproroghe

Tra i vari emendamenti contenuti nel Milleproroghe c’è una modifica della legge 225 del 1992. Secondo Franco Gabrielli,  Capo Dipartimento di Protezione Civile, “Se passasse il maxiemendamento così com’è stato concepito, il sistema di intervento sarebbe condizionato al parere del Ministero dell’economia, chiamato a esprimere un parere su ogni singola ordinanza del Dipartimento di Protezione civile. In una possibile emergenza si verrebbe a creare una situazione in cui il Presidente del consiglio, che ha la responsabilità degli interventi, sarebbe soggetto alle decisioni del Ministero dell’Economia”.

È vero che si deve tornare a mettere ordine, specie dopo aver usato le ordinanze per scopi non propri“, ha ammesso Gabrielli. “Ma si lasci il core business per funzionare, l’attivazione della Protezione Civile ha bisogno di una tempistica non maggiore di 36 ore. Mi hanno risposto che una catastrofe di venerdì avrebbe portato le 36 ore nella domenica, a uffici chiusi”.

Il Milleproroghe, nel più assoluto silenzio, ha messo mano alla legge 225 del 92 con riforme che, così come sono, affonderanno la Protezione civile come il Titanic“, ha dichiarato ieri Gabrielli a Lucca, al Villaggio Solidale.

Anpas condivide le preoccupazioni e le perplessità del Capo Dipartimento Gabrielli e si augura che, come scritto anche da Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, alla Camera, “si faccia un passo indietro per garantire alla protezione civile italiana quegli strumenti fondamentali per continuare ad operare al meglio”.

 

Riportiamo, di seguito,  la lettera aperta di Simone Andreotti inviata al Presidente del Consiglio

Gentile Presidente,
durante il sisma che ha colpito drammaticamente l’Aquila nel 2009 ancora una volta il volontariato ha saputo dimostrare nella pratica tempestività, efficienza, professionalità e sempre più alta specializzazione, garantendo i primi interventi di soccorso e la necessaria assistenza alla popolazione colpita. Un’azione incisiva realizzata da tutte le componenti di quel sistema nazionale di protezione civile unico al mondo di cui l’Italia può vantarsi, di cui il volontariato è parte

integrante e integrata. Un’esperienza che rappresenta solo il momento più visibile del percorso di crescita del nostro sistema di protezione civile ogni giorno impegnato sul territorio nelle piccole e grandi emergenze, nella prevenzione come nell’informazione alla popolazione.
Partendo da questi presupposti esprimiamo grande sgomento e preoccupazione per la proposta di modifica alla legge 225 del 1992, tramite emendamento approvato al Senato della Repubblica, nel Decreto Mille Proroghe.
Sgomento nel vedere lo stravolgimento di quella legge istitutiva fondamentale del sistema di protezione civile attraverso la strada umiliante e silenziosa degli emendamenti ad un decreto onnicomprensivo. Non quindi una seria e partecipata discussione sul se e come migliorare il sistema di protezione civile, ma un tecnicismo, certo formalmente corretto, ma sicuramente connesso ad un esercizio della politica che non crediamo rappresenti al meglio l’Italia.
Preoccupati perché l’emendamento presentato toglie di fatto la possibilità di utilizzare tempestivamente quello strumento ineludibile e strutturale per la gestione efficace dell’emergenza di protezione civile, ovvero il potere di ordinanza, e di conseguenza, inficia le capacità operative di tutte le componenti del sistema, prima fra tutte il volontariato.
Preoccupati perché questo rischia di fatto di distruggere un sistema di protezione civile di altissimo livello, rendendo vani gli sforzi, le passioni e le energie di tutti coloro che hanno contribuito a costruirlo, tra cui anche le associazioni di volontariato di protezione civile e, soprattutto, rendendo meno sicuri gli italiani.
Ci auguriamo che si faccia un passo indietro per garantire alla protezione civile italiana quegli strumenti fondamentali per continuare ad operare al meglio.
Roma lì, 21 febbraio 2011
Simone Andreotti _Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile

 

La lettera in pdf

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Adozioni: Croce Verde Civitella Roveto segreteria operativa operativa per le adozioni

Croce Verde Civitella Roveto diventa anche segreteria operativa Adozione Intenazionale

La delibera n ° 25/2011 del 1/02/2011 della Commissione adozioni internazionali riconosce la sede della CROCE VERDE P.A. & PROTEZIONE CIVILE di Civitella Roveto come segreteria operativa per l’adozione internazionale.
Con il riconoscimento di tale sede si estende l’operatività dell’Anpas sul territorio italiano potendo operare, per le adozioni internazionali, nelle regioni Abruzzo – Molise e Campania.

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Anpas medaglia d’oro per l’intervento in Abruzzo

Anpas premiata con la medaglia d’oro di conferimento della benemerenza di prima classe alle organizzazioni che si sono impegnate nelle attività di soccorso durante il terremoto in Abruzzo

Roma, 9 febbraio 2011. E’ stato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ad aprire, ieri, i lavori della Consulta Nazionale delle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile. Con l’occasione ha consegnato, alle organizzazioni che si sono impegnate nelle attività di soccorso durante il terremoto in Abruzzo, la medaglia d’oro di conferimento della benemerenza di prima classe assegnata dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 ottobre 2010.

 

Nel corso della riunione, è stata avviata una riflessione sui contenuti della prossima Direttiva nazionale volta a snellire le procedure amministrative e contabili relative ai rimborsi e alla concessione dei contributi destinati alle organizzazioni di volontariato.

 

La Consulta ha inoltre valutato lo stato di attuazione dei progetti di rafforzamento delle colonne mobili delle organizzazioni di rilievo nazionale, finanziati a seguito del consistente impegno nell’emergenza del sisma del 6 aprile 2009. Sono stati infine presentati alcuni progetti finalizzati alla celebrazione dell’Anno Europeo del Volontariato ed alla diffusione della conoscenza del sistema di protezione civile.

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Altri contributi dalla rete

Che cos’è una benemerenza di Protezione Civile (dal sito http://www.protezionecivile.it/jcms/it/che_cose.wp?contentId=APP14067)
La benemerenza di Protezione Civile Nazionale è destinata al personale di tutte le Amministrazioni e forze dello Stato, ma anche a volontari e volontarie segnalate da amministrazioni, enti o associazioni di appartenenza, che hanno prestato la loro attività, a qualsiasi titolo, in favore delle popolazioni colpite da gravi emergenze o per grandi eventi. Gli eventi sono individuati con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’attestato di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione Civile è costituito da un diploma, che dà diritto a fregiarsi delle insegne. Il diploma, che il Dipartimento della Protezione Civile invia a proprio carico, attesta l’attività svolta e il grado della benemerenza concessa.

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Anpas su Milleproroghe

Milleproroghe: “Quale futuro può avere il nostro Paese se non investiamo su donne e giovani?”

Firenze, 17 febbraio 2011. Nessuna novità di rilievo per Volontariato e Terzo Settore sul fronte del Decreto Milleproroghe approvato ieri dal Senato: nessun rifinanziamento del Fondo sulla Non Autosufficienza, del Servizio Civile nazionale, del 5 per mille per le Organizzazioni di Terzo Settore e delle Tariffe Postali per le onlus.

Secondo il Presidente nazionale Anpas Fausto CasiniQuesto provvedimento non risponde ai problemi della crisi, ma è solo il tentativo del Governo di mettere una “toppa ai buchi” della Legge di Stabilità. Nessuna stabilizzazione per il  cinque per mille che il Governo continua a considerare come un dono, e non come una forma di sostegno economico basato sulla fiducia dei cittadini. Restano inascoltate le richieste del Terzo Settore, ossia quei soggetti che affrontano in modo concreto molte delle problematiche di questa crisi, a partire dalla crescente disoccupazione giovanile e femminile. Quale futuro può avere il nostro Paese se non investiamo su donne e giovani?

Anpas ritiene quindi urgente un’inversione di tendenza da parte del Governo attraverso una valorizzazione dei soggetti della società civile. “Il contenimento della spesa pubblica – conclude Casini – non deve essere realizzato col taglio delle spese sociali, ma attraverso la lotta alle logiche clientelari e la razionalizzazione delle spese e delle attività delle Pubbliche Amministrazioni”.


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Protezione civile: la preoccupazione per il Milleproroghe

Anpas condivide le preoccupazioni e le perplessità del Capo Dipartimento Gabrielli e si augura che, come scritto anche da Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, alla Camera, “si faccia un passo indietro per garantire alla protezione civile italiana quegli strumenti fondamentali per continuare ad operare al meglio”….continua su http://www.anpasnazionale.org/categoria-news-pc/256-protcivpreoccupazionemilleproroghe.html

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Cumiana (TO), i 20 anni della Croce Verde

DAL 1991 AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

Grande festa per il ventennale di fondazione della pubblica assistenza Anpas, Croce Verde di Cumiana (To) in calendario dal 10 al 13 marzo 2011.

Per il presidente della Croce Verde di Cumiana, Luigi Bernardi sarà «l’occasione per doverosamente ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo e nello specifico i fondatori dell’associazione, i medici responsabili sanitari, tutti i presidenti e consiglieri che si sono impegnati nell’amministrare l’associazione, l’Anpas, le amministrazioni comunali e regionali e in particolare i più di seicento volontari che in venti anni si sono succeduti per poter garantire lo svolgimento del servizio».

«Alla Croce verde di Cumiana – prosegue il presidente Bernardi – è stato assegnato dall’amministrazione comunale per l’anno 2010 il premio civico “Caval sensa brile”. Ringraziamo l’amministrazione e il comitato di valutazione che con questo premio hanno dato inizio ai festeggiamenti del ventesimo anniversario di fondazione».

 

Di seguito la lusinghiera motivazione con cui il premio è stato assegnato: «Il Premio annuale Caval sensa brile, istituito dal Comune di Cumiana, viene conferito per l’anno 2010 all’associazione di pubblica assistenza “Croce Verde Cumiana”che dal 1991 esplica la sua preziosa e insostituibile attività a favore della cittadinanza cumianese. Raro e fulgido esempio di volontariato sociale svolto con alto senso civico, encomiabile impegno e grande spirito di sacrificio».

 

Il programma degli eventi che si terranno presso la sede della Croce Verde Cumiana, in via Pugnani 4, prevede per giovedì 10 marzo, alle 21.00, lo spettacolo teatrale a ingresso libero, “In panne”, con gli attori della Compagnia artistica Imiut – Il mondo in un teatro, accompagnamento musicale a cura dello Swing jazz trio con la presenza del fisarmonicista concertista Davide Borra.

Venerdì 11 marzo, serata di ballo liscio con l’orchestra Luigi Gallia ed elezione di Miss Croce Verde e damigelle. Sabato sera, 12 marzo, sempre alle 21.00, lo spettacolo di cabaret del duo comico Bred&Pitt con l’animazione country di Roxy e le ragazze del Coyote Ugly e intrattenimento musicale con dj.

 

Domenica 13 marzo si svolgeranno le celebrazioni istituzionali, l’appuntamento è alle 8.00 in piazza Martiri 3 Aprile a Cumiana per il ritrovo delle consorelle Anpas. Alle 8.30 si assisterà alla funzione religiosa nella Chiesa Parrocchiale e alle 9.30, dopo il saluto delle autorità, si terrà la consegna dei riconoscimenti ai volontari con 20, 15 e 10 anni di servizio.

A seguire verranno inaugurati due nuovi automezzi dell’associazione Aib, Anti Incendi Boschivi e di due autoambulanze della Croce Verde Cumiana in sostituzione di altre non più idonee ai trasporti.

Infine, nella sede della Croce Verde Cumiana, alle 12.30 si terrà il pranzo sociale aperto a tutti. Per le prenotazioni contattare la Croce Verde dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, oppure è possibile rivolgersi all’edicola di piazza Martiri versando la quota di partecipazione.

La Croce Verde di Cumiana, grazie ai suoi 148 volontari e 7 dipendenti, svolge annualmente circa 3.300 servizi divisi fra servizi di emergenza 118, trasporti socio-sanitari e assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza superiore ai 130mila chilometri.

Negli anni, la Croce Verde di Cumiana ha garantito la propria presenza in diverse situazioni dove vi era la necessità di assistenza sanitaria e attività di protezione civile, tra queste ricordiamo: l’attività in campi profughi in Kosovo durante il periodo post-bellico del 1998; l’aiuto alle popolazioni alluvionate del pinerolese e dell’astigiano nel 2000; l’assistenza durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006; l’intervento coordinato dalla Protezione civile Anpas per il drammatico evento del sisma in Abruzzo nel 2009.

Il parco automezzi è attualmente composto da 8 autoambulanze e due veicoli per trasporti socio sanitari e di protezione civile.

 

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Manifestazione Croce Azzurra Ca’ Nova: Anpas Liguria non scende in Piazza

Anpas LIGURIA NON SCENDE IN PIAZZA

comunicato stampa

   

Genova, 17 febbraio 2011 – Anpas Liguria (associazione Nazionale pubbliche assistenze – Comitato Regionale Liguria), soggetto che raggruppa più dell’80% delle pubbliche assistenze presenti sul territorio della Regione Liguria, prende le distanze dalla manifestazione indetta dalla P.A. Croce Azzurra di Ca’ Nova (non aderente ad Anpas n.d.R.) e non scenderà in piazza il prossimo 19 febbraio.

 

Gli 8.600 volontari ed i 400 dipendenti delle pubbliche assistenze aderenti dell’Anpas, quotidianamente impegnati, a garantire i servizi in favore della cittadinanza, pur ammettendo che non sempre le risorse sono adeguate e non mancano problemi, non credono che le soluzioni si possano trovare attraverso le manifestazioni di piazza o, peggio ancora, con il  mancato rispetto delle regole.

 

Confidano invece che dal proseguimento del continuo rapporto e confronto con le istituzioni e gli altri soggetti del sistema del soccorso e trasporto sanitario, si possano trovare adeguate risposte e soluzioni, non solo di contenuto economico nonostante i tagli da più parti annunciati, per continuare a garantire ai cittadini liguri l’attuale livello dei servizi.

 


 

 

Genova, le pubbliche assistenze in piazza per un futuro migliore

 

Genova. Le pubbliche assistenze scendono in piazza sabato mattina per chiedere un futuro migliore e la possibilità che la loro figura professionale venga riconosciuta.

A partire dalle ore 9.30 di sabato piazza De Ferrari vedrà la concentrazione di autisti e militi delle croci cittadine. L’idea della manifestazione è partita dalla Croce Azzurra Ca’ Nuova, dopo il blitz con le multe per il lavoro nero scoperto dagli ispettori del lavoro.

(da www.genova24.it)

 

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Milleproroghe: il Volontariato resta inascoltato su 5 per mille e tariffe postali

COMUNICATO STAMPA CSV.net

 

Il Senato approva il Milleproroghe: il volontariato resta inascoltato su 5 per mille e tariffe postali.

 

Un 5 per mille ridotto e snaturato e nessun reintegro delle agevolazioni al non profit per le tariffe postali: questo è quanto ha deciso oggi il Senato con il voto di fiducia posto al maxi emendamento di conversione in legge del Decreto Mille proroghe.

Ora il testo andrà alla Camera ma non c’è più tempo per le modifiche.

Il 2011 è iniziato: non è solo l’anno che l’Europa ha deciso di dedicare al volontariato, ma è anche il decimo anniversario dall’introduzione nell’art., 118 della nostra Costituzione, di quel principio di sussidiarietà che dovrebbe esortare le Istituzioni a sostenere le attività delle Organizzazioni di Volontariato e di tutto il non-profit.

Questo 2011 non poteva iniziare peggio per tutte quelle associazioni che hanno bisogno di aiuto, mentre invece aspettano ancora la pubblicazione degli elenchi e l’erogazione delle risorse che nel 2009 i cittadini decisero di devolvere loro con la dichiarazione dei redditi” – afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

Il 5 per mille è diventato un fondo statale ridotto e vincolato, non per scelta dei cittadini ma per i decreti dei vari Governi e delle Leggi finanziarie”.

Per il 2011 infatti i fondi del 5 per mille saranno vincolati a un tetto di 400 milioni, apparentemente uguale a quello degli anni precedenti, ma con un ulteriore vincolo fissato ad un massimo di 100 milioni (già presente nella Legge di Stabilità di dicembre 2010), per l’assistenza e il sostegno ai malati di SLA, un fondo nato per una giusta causa ma che non ha nulla a che vedere con il 5 per 1000, libera scelta del contribuente.

Si crea così un brutto precedente che snatura il 5 per mille, limitandone in parte e arbitrariamente l’entità e la destinazione.

Le notizie non sono positive anche per le tariffe postali: dopo il taglio del 1 aprile del 2010, siamo ancora in attesa del decreto che avrebbe dovuto attuare le promesse di un parziale e ridotto reintegro delle agevolazioni.

Rispetto ai 50 milioni stanziati lo scorso anno, quest’anno il fondo è fissato a 30 milioni, destinati a volatilizzarsi se non si approverà quel decreto.

Non ci interessa una guerra fra poveri – continua Marco Granellima a volte è forte il sospetto che il Volontariato sia sempre l’ultima ruota del carro. Sono stati trovati 5 milioni per l’ennesima proroga sulle multe delle quote latte, 15 milioni per riportare nei consigli comunali i consiglieri a 60 anziché 48 e gli assessori a 15 anziché a 12, 33 milioni per contributi ad enti lirici e sinfonici, 90 milioni per crediti d’imposta a operatori e imprese cinematografiche, 30 milioni per la diffusione della tecnologia televisiva digitale, …”

Tutto questo accade grazie a provvedimenti triturati nella logica dei voti di fiducia e dei maxiemendamenti del Governo, che impediscono una scelta di voto a quei parlamentari, raggiunti in questi giorni dagli appelli di tantissime associazioni, più sensibili alla nostra causa, come i 300 che appartengono l’Intergruppo Sussidiarietà ma che di fronte a queste situazioni decidono di arrendersi ad altre logiche.

In un anno che dovrebbe essere speciale per il Volontariato le associazioni continuano ad avere tante pacche sulle spalle e uno scarso sostegno. Chiediamo – conclude Granelli – che Parlamento e Governo, prima che finisca il 2011, approvino la legge di stabilizzazione del 5 per mille, incontrino il volontariato e diano alcuni segnali concreti, realizzando le richieste contenute nel Manifesto del Volontariato Italiano approvato Dall’Assemblea del 5 dicembre 2009.

Forse la gente riacquisterà così un po’ di fiducia nella politica e nelle istituzioni”.

 

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Adozioni ai single: un’opportunità, non una minaccia

Adozioni ai single: un’opportunità, non una minaccia

In questi giorni si è alzato un gran rumore per la sentenza 3572 della Corte di Cassazione che apre la strada alla possibilità, in taluni casi, di consentire l’adozione anche ai single e l’invito della Corte al Parlamento di legiferare in tal senso.

E’ culturalmente consolidato che la situazione migliore di crescita per un bambino è quella di avere due figure genitoriali  ma la realtà della nostra società sta dimostrando bene che sempre più famiglie italiane non sono più composte da una mamma e un papà e che alcuni di questi figli hanno subito l’abbandono da parte di una figura genitoriale.

La struttura della famiglia nella nostra società è cambiata e non mancano le famiglie monoparentali o famiglie allargate  dove i bambini sono amati, curati e guidati e per questo vivono felici.

Crediamo quindi che l’ampliamento della possibilità di adottare ai single sia una cosa giusta.

Non ci barrichiamo dietro l’affermazione che il numero dei bambini adottabili  sta diminuendo e tante coppie sono in lista di attesa per le adozioni internazionali perché basta guardare in tanti paesi dell’America Latina o anche dell’Asia dove ci sono tanti bambini grandicelli oppure bambini che presentano anche delle patologie mediche lievi che purtroppo nessuno è disponibile ad accogliere.

A diminuire è solo il numero dei bambini piccoli e sani.

Estendere la possibilità di adozione ai single significa ampliare le opportunità di dare accoglienza ai molti bambini che ad oggi ne sono privati

Luigi Negroni, Responsabile nazionale Adozioni e attività internazionali Anpas

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Convenzione SIAE

Anpas nazionale ha sottoscritto dal 1996 una convenzione con la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) per le manifestazioni musicali realizzate dalle pubbliche assistenze. La convenzione è stata successivamente estesa alla musica d’ambiente dei circoli associativi Anpas.

 

Per informazioni contatta la Segreteria Amministrativa Anpas (referente: Daniele Strazzaboschi tel 055/30.38.21 email amministrazione@anpas.org).

 

MANIFESTAZIONI MUSICALI

Convenzione

Tabella compensi

 

CIRCOLI ASSOCIATIVI

Convenzione

Tabella compensi

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