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Presentata la sesta edizione Io non rischio 2016: 144 piazze Anpas

Presentata la sesta edizione “Io non rischio”: 700 piazze per la campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile

13 ottobre 2016. Si è tenuta oggi a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile in via Ulpiano 11, la conferenza stampa della presentazione della sesta edizione di “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che tornerà nelle piazze italiane il 15 e 16 ottobre.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ha ricordato la giornata internazionale dal rischio disastri “quella della prevenzione e del rischio non è una problematica locale, ma mondiale: su questo noi siamo sempre stati presenti su protocolli e accordi. Nel marzo 2015 abbiamo partecipato a Sendai il nostro impegno per la prevenzione del rischio nei prossimi 10 anni. Abbiamo adottato Io non rischio nel 2011 con un’intuizione di Anpas e poi condivisa ha portato oggi la campagna su 650 piazza su 593 comuni. In riferimento al terremoto del 24 agosto è forte, siamo ancora impegnati nelle attività: per questo quest’anno abbiamo l’hashtag #cuorealcentro per avere un focus su questo”.

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Io non rischio è un appuntamento importante che per noi è diventato una consuetudine che quest’ anno si rinnova e acquista ancora più valore anche alla luce dell’emergenza in Centro Italia: è l’esempio virtuoso di una contaminazione tra volontariato, comunità scientifica e istituzioni. Colgo l’occasione per ricordare che la Riforma del terzo settore non riconosce al volontariato la specificità delle realtà di protezione civile”.

La conferenza stampa #iononrischio2016

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Direttore della struttura terremoti di INGV – Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Daniela Pantosti, il Professor Angelo Masi di ReLUIS – Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, e per ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il geologo Responsabile dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI), Alessandro Trigila.
Nel corso della conferenza stampa è stato lanciato il tweetstorm della campagna con gli hashtag #iononrischio2016 e #cuorealcentro: il primo, come riferimento alla sesta edizione della campagna, il secondo come segnale di vicinanza alla popolazione del Centro Italia colpita dal terremoto del 24 agosto e di impegno di tutto il Servizio nazionale della protezione civile per questa emergenza.

Le regioni e i numeri Anpas della sesta edizione. Quaranta le piazze Anpas che hanno fatto prevenzione sul terremoto, 66 sul rischio alluvione, 37 le piazze terremoto/maremoto. Questi i numeri delle piazze Anpas suddivise per regione: Abruzzo 11, Basilicata 6, Calabria 3, Campania 15, Emilia Romagna 9, Lazio 7, Liguria 4, Lombardia 9, Marche 3, Piemonte 4, Puglia 10, Sardegna 9, Sicilia 13, Toscana 22, Umbria 3, Valle D’Aosta 3, Veneto 2.  Venticinque le nuove piazze che si sono aggiunte nell’edizione 2016 io non rischio, quattro quelle rimaste dalla prima edizione. Quaranta le piazze che si occuperanno di prevenzione dal rischio terremoto, 37 dal rischio terremoto e maremoto, 66 le piazze che si occuperanno di rischio alluvione

“Miriamo a cambiare la cultura dei cittadini che sono i primi attori in prevenzione: solo attraverso la diffusione capillare di nozioni pratiche e comprensibili crescerà la domanda di sicurezza a tutti i livelli” dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile protezione civile Anpas. “Occorre agire sui vari contesti e direttamente con le persone per rendere i luoghi in cui viviamo più sicuri. Occorre lavorare continuamente nelle comunità per aumentare consapevolezza, responsabilità, capacità di leggere il territorio e di conseguenza prevenire e reagire per non trovarci di nuovo impreparati quando si verificherà il prossimo evento calamitoso”. 

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“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-associazione Nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Partner scientifici sono, inoltre, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.
L’elenco completo delle piazze interessate dall’iniziativa il prossimo 15 e 16 ottobre è disponibile sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it.

 

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Io non rischio 2016: 13 ottobre, la conferenza stampa

Io non rischio”: campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, incontrerà la stampa giovedì 13 ottobre, alle ore 10:30, a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile in via Ulpiano 11, per presentare la sesta edizione di “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che tornerà nelle piazze italiane il 15 e 16 ottobre.

Io non rischio: l'anticipazione al Reas

Alla conferenza stampa parteciperanno il Presidente di Anpas – associazione nazionale pubbliche assistenze, Fabrizio Pregliasco,  il Direttore della struttura terremoti di INGV – Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Daniela Pantosti, il Professor Angelo Masi di ReLUIS – Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, e per ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il geologo Responsabile dell’Inventario dei Fenomeni Franosi  in Italia (IFFI), Alessandro Trigila.

“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-associazione Nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Partner scientifici sono, inoltre, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

L’elenco completo delle piazze interessate dall’iniziativa il prossimo 15 e 16 ottobre è disponibile sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it.                                                      

I giornalisti e foto-cineoperatori interessati a partecipare devono accreditarsi entro le ore 14 di mercoledì 12 ottobre scrivendo all’indirizzo accrediti.stampa@protezionecivile.it.

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Amatrice, gli esperti di protezione civile UE al campo Anpas

Amatrice, al Campo Anpas esperti della protezione civile europea invitati dal Dipartimento Protezione Civile come osservatori

Esperti protezione civile europea al campo Anpas

16 settembre 2016 Nell’ambito delle attività legate all’emergenza seguita al terremoto che il 24 agosto ha colpito il centro Italia, il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato sul campo, attraverso il Meccanismo di Protezione Civile europeo, una squadra composta da esperti di protezione civile di Paesi membri (European Civil Protection Team – EUCP Team) in qualità di osservatori.

Esperti protezione civile europea al campo Anpas

Il team composto da nove esperti (da Francia, Grecia, Romania, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Germania, Spagna e Belgio) e ospitato nella notte tra il 15 e il 16 settembre al campo Anpas, ha visitato la Dicomac a Rieti, dove è entrato in contatto con il modello organizzativo con cui è stato coordinata la risposta emergenziale e i diversi fronti di attività, dalla fase della ricerca e del soccorso all’assistenza alla popolazione, dal censimento del danno alla salvaguardia dei beni artistici e culturali, il centro operativo comunale di Amatrice. Nel corso dell’accoglienza del team EUCP al campo di Amatrice, i volontari Anpas hanno illustrato le esperienze europee riguardanti la protezione civile, come il progetto Samets.
Come ricordato dal Dipartimento di Protezione Civile, con questa visita il Sistema di protezione civile italiano vuole condividere con gli altri Paesi membri esperienze, lezioni apprese e criticità affrontate nelle prime tre settimane dall’emergenza, creando un’occasione di confronto e di crescita nella gestione dell’emergenza.

Esperti protezione civile europea al campo Anpas

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Terremoto centro Italia, l’intervento dei volontari Anpas

20 ottobre 2016, Amatrice. Si è chiusa questa mattina, con la consegna delle chiavi dell’area e la chiusura del campo di accoglienza, l’attività di soccorso e assistenza dei volontari Anpas alla comunità di Amatrice colpita dal terremoto lo scorso 24 agosto.

L'assistenza dei volontari Anpas ad Amatrice

Iniziato con il soccorso e la ricerca dispersi portato dai volontari delle pubbliche assistenze delle zone limitrofe alle zone colpite sin dalle prime ore, l’intervento di Anpas è proseguito, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con l’attivazione della sala operativa di Anpas nazionale. Il 25 agosto è stato aperto il campo nazionale Anpas ad Amatrice: un modulo che ha ospitato ogni giorno 300 persone, con cucina mobile, mensa, segreteria, lavanderia, tenda sociale, struttura protetta per l’infanzia e bagni. 
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Oltre ai volontari intervenuti e a quelli che hanno operato nelle sale operative e nel magazzino di Montopoli, il mio ringraziamento particolare va a tutti i volontari che per esigenze diverse sono rimasti a casa a sostenere anche l’intervento di quelli impegnati nell’attività di protezione civile continuando a garantire i servizi sui propri territori” 

I numeri. Sono stati più di millecinquecento i volontari che hanno operato nelle zone colpite dal terremoto in Centro Italia: soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi, cinofili sono stati impegnati per portare soccorso e assistenza alla popolazione nel corso di tutta l’emergenza non solo ad Amatrice ma, insieme alle colonne mobili regionali, anche nelle comunità di Montegallo, Accumuli, Arquata del Tronto, Grissino, Fonte del Campo e Cornillo Nuovo.
Ad Amatrice sono stati 640 i volontari provenienti da 226 pubbliche assistenze Anpas che in cinquantasei giorni hanno partecipato all’allestimento del campo, alle attività interne del campo, all’approvvigionamento di materiali e alla dismissione. Diciassette i volontari nella Sala Operativa Nazionale Anpas e dieci i volontari che hanno operato magazzino di Montopoli. Venti i mezzi pesanti utilizzati per il trasporto dei container e del materiale della colonna mobile nazionale Anpas. Quasi cinquantamila i pasti cucinati dai volontari impegnati nella cucina del campo di Amatrice. Circa 95mila le ore complessive dell’impegno dei volontari al campo. Sono 896 i volontari attivati dalle rispettive Regioni o direttamente dalle sale operative 118.

Secondo Carmine Lizza, geologo e responsabile protezione civile Anpas, “Ancora una volta è emersa la professionalità, l’efficienza e la preparazione dei nostri volontari di protezione civile. Particolare attenzione è stata data alla salvaguardia delle fasce di popolazione più fragili, dove è emersa la grande capacità relazionale dei nostri volontari: patrimonio storico del nostro capitale umano opportunamente potenziato attraverso la formazione degli ultimi anni”. 
La vicinanza di Anpas alla comunità di Amatrice continuerà con il progetto di ricostruzione e resilienza. In attesa della ricostruzione finale del centro di Amatrice, Anpas ha infatti proposto un’area opportunamente attrezzata con l’allestimento di strutture prefabbricate di piccole dimensioni per ospitare le attività commerciali che erano presenti al centro di Amatrice prima del terremoto, un centro solidale-culturale di medie dimensioni per far ripartire la comunità dove favorire le attività sociali della popolazione (biblioteca, spazio per bambini, spazio interattivo per i ragazzi), un presidio di pubblica assistenza che possa fornire i servizi di base, oltre che assistenza psico-sociale e servizi di cura alla persona.

Amatrice, la nuova mensa

24 settembre.  A un mese dalla scossa del 24 agosto che ha colpito il Centro Italia si è tenuta oggi, 23 settembre, a Palazzo Chigi una conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a cui hanno partecipato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nelle aree colpite, Vasco Errani, i Presidenti di Regione Nicola Zingaretti (Lazio), Luca Ceriscioli (Marche), Catiuscia Marini (Umbria), Luciano D’Alfonso (Abruzzo). Sono attualmente circa 3mila le persone accolte nelle aree di accoglienza e negli alberghi, numero sceso progressivamente dal 5 settembre quando si era registrato il maggior numero di persone accolte, pari a 4.800. Come ha sottolineato oggi Curcio, si sta andando verso la progressiva chiusura dei campi e si sta lavorando, in stretta collaborazione con le Regioni e i Comuni interessati, per dare ai territori soluzioni alloggiative temporanee attraverso la fornitura dei Sae – soluzioni alloggiative di emergenza.

Le verifiche di agibilità, fatte con la scheda Aedes, sono iniziate il 29 agosto, partendo dalle scuole e dagli altri edifici pubblici. Da allora ne sono state realizzate 754, di cui 648 su plessi scolastici: tra questi ultimi 466 sono stati ritenuti agibili (quasi il 72%). Il 5 settembre sono partiti anche i sopralluoghi sulle abitazioni private e finora sono 8185 le schede di valutazione compilate e acquisite che indicano 3835 edifici dichiarati agibili (quasi il 47%). Per quanto riguarda i beni culturali, invece, sono 794 (al 22 settembre) gli immobili valutati in via speditiva da squadre di esperti del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, mentre 141(al 22 settembre) sono state invece le verifiche condotte in modo più approfondito con il supporto di tecnici dei centri di competenza del Dipartimento.


16 settembre. Al Campo Anpas 9 esperti europei di protezione civile. Nell’ambito delle attività legate all’emergenza seguita al terremoto che il 24 agosto ha colpito il centro Italia, il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato sul campo, attraverso il Meccanismo di Protezione Civile europeo, una squadra composta da esperti di protezione civile di Paesi membri (European Civil Protection Team – EUCP Team) in qualità di osservatori – l’approfondimentoTerremoto centro Italia, l'intervento Anpas

7 settembre.  Prosegue la raccolta fondi di Anpas per la ricostruzione delle comunità colpite dal terremoto: ad oggi sono stati raccolti 86.999,80 euro. Al campo di Amatrice sono presenti 70 volontari.


2 settembre. Sono seicento i volontari Anpas, tra Soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi, cinofili impegnati nell’emergenza iniziata la notte del 24 agosto scorso. Volontari Anpas presenti nei comuni di Amatrice, Accumoli, Grisciano, Arquata del Tronto, Cornillo Nuovo, Montegallo, Spoleto e Norcia.
Al campo Anpas di Amatrice sono presenti 152 cittadini di Amatrice, 70 volontari delle pubbliche assistenze Anpas. Nella giornata di ieri sono stati preparati oltre 650 pasti tra pranzo e cena. Al campo base Anpas di Amatrice è entrato in funzione il modulo lavanderia per tutta la popolazione portato dalla Croce Bianca di Bolzano, finanziata con il progetto Flood di Samaritan International

30 agosto. Il nostro pensiero alle vittime del terremoto del Comune di Amatrice e le nostre condoglianze ai loro familiari.


29 agosto. Sono presenti al campo Anpas di Amatrice 131 cittadini, 60 volontari Anpas e 70 del personale delle forze dell’ordine. 

Dal 25 agosto la colonna nazionale Anpas gestisce, su richiesta del Dipartimento Protezione Civile, un campo base ad Amatrice che attualmente accoglie 131 cittadini, 60 volontari Anpas e 70 operatori delle forze dell’ordine, impegnate nell’attività dei soccorsi. Nel campo è stata allestita la struttura protetta per l’infanzia. Nella Colonna mobile Anpas hanno operato (dall’inizio dell’emergenza) volontari da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, Toscana, Campania, Emilia-Romagna, Valle D’Aosta, Piemonte, Veneto, Puglia, Calabria, Lombardia e Liguria. E’ stata impegnata nell’intervento anche la Croce Bianca di Bolzano per il trasporto di attrezzature. Tre i volontari della Sala Operativa Nazionale di protezione Civile (SONPC). L’organizzazione dei soccorsi e la presenza di volontari sui territori, viene coordinata dalle Sale Operative nazionale e regionali di Protezione Civile.

La raccolta fondi di Anpas per le popolazioni colpite dal terremoto

26 agosto ore 1230. È aperto, da ieri sera ad Amatrice, il campo base Anpas per l’accoglienza: a seguito di richiesta da parte del Dipartimento della protezione civile per l’attivazione del modulo nazionale per la realizzazione di un campo per 250 persone, si è proceduto alla richiesta di disponibilità delle regioni parzialmente colpite dall’evento sismico.Dopo la partenza del nucleo di prima valutazione, del Responsabile operativo nazionale e di alcuni componenti di Anpas Nazionale. Sono stati attivati: 10 volontari della Regione Umbria, 15 volontari della Regione Abruzzo, 15 volontari della Regione Lazio,  15 volontari della Regione Marche, 5 volontari, operatori di segreteria e cuochi, della Regione Toscana. In seconda battuta sono state attivate alcune regioni limitrofe: 6 volontari della Regione Toscana, 6 volontari della Regione Campania, 8 volontari della Regione Emilia Romagna, 10 volontari della Regione Liguria.  Tre sono i volontari operatori della Sala Operativa Nazionale.


24 agosto. In seguito all’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto il Dipartimento di Protezione Civile nazionale ha attivato la sala operativa nazionale Anpas. Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali.

Le immagini dell’assistenza nella galleria fotografica

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A seguito dell’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali. In particolare volontari soccorritori, psicologi dell’emergenza, medici, infermieri e operatori di protezione civile di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio stanno operando dalla notte nelle zone colpite. La sala operativa nazionale è aperta dai primi minuti dall’evento sismico di questa notte. 

In partenza anche un modulo per l’allestimento di un campo di accoglienza da 250 posti. Le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo hanno subito attivato unità cinofile, e convogliato nelle zone colpite dal sisma mezzi di soccorso e ambulanze, un posto medico avanzato, tensostrutture, panche, tavoli, fuoristrada e camion. Dal Lazio sono partiti cinquantadue volontari, un medico, un infermiere e uno psicologo dell’emergenza. Con loro anche una cucina da campo, tende gonfiabili e ambulanze.

“A nome di Anpas esprimiamo dolore per le vittime, per i loro familiari e per le comunità colpite” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco. “Siamo in prima linea con le pubbliche assistenze presenti sui territori colpiti pronti per un’azione coordinata con le istituzioni e con il Dipartimento della Protezione Civile ”.

“Con il supporto alle colonne mobili nazionali, rispetto a terremoto del 2009 c’è maggiore efficienza del sistema” ha dichiarato Carmine Lizza, geologo responsabile protezione civile nazionale Anpas. “Il vero progresso in questi anni è stata la prevenzione con la campagna Io non rischio, ma quello che non cambia è la vulnerabilità dei nostri edifici. L’unico tempo utile è la prevenzione: un evento come quello di questa notte sono situazioni fronteggiati sono affrontati nella misura giusta con prevenzione strutturale non strutturale”

È attivo il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile che fornisce informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito nella sede del Dipartimento della Protezione Civile e la sala operativa della Protezione civile Lazio è 803555.

Anpas ha aperto una raccolta fondi per supportare le comunità colpite
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550 
INTESTAZIONE: Anpas – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE 
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE 
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX

Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna Io non rischio da adottare dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.


La campagna Io non rischio

Anpas ricorda le buone pratiche Io non rischio in caso di terremoto una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. 

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Scampitella: il campo scuola protezione civile 2016

5 luglio 2016 – Si è svolta dal 26 giugno al 3 luglio, in Irpinia, con i volontari della pubblica assistenza di Scampitella e in collaborazione con le istituzioni locali, la terza edizione del campo scuola “Anch’io sono la protezione civile”. Non un semplice momento ludico, ma un’occasione formativa, in cui i ragazzi entrano in contatto con realtà a loro spesso lontane. I partecipanti per lo più ragazzi dai 9 ai 17 anni sono stati coinvolti in vari ambiti nella realizzazione di prove pratiche e teoriche per far comprendere il proprio ruolo all’interno della comunità e dar loro la possibilità di vivere il volontariato di Protezione Civile ed essere volontari per una settimana.

Il presidente ha ringraziato quanti hanno aiutato e sostenuto tale iniziativa: l’Amministrazione Comunale, il Comando dei Vigili del Fuoco di Avellino, il Comitato Regionale Anpas, Gli Arcieri Compagnia della Stella, Unità Cinofile Antidroga Polizia Penitenziaria a cura di Testa Gerardo, Corso BLSD IRC a cura di Anna Ragazzo, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Grottaminarda a cura del dott. Maurizio Pignone, Radioamatori Anpas a cura di Ciro Ritonnale, ASD Paintball Falco, Archiband a cura di Archidiacono Franco, Presentazione Anpas e delle attività di Protezione Civile a cura di Egidio Ciancio, ASD Time To DANCE e Animazione a cura di Katia Contino e soprattutto a tutti i volontari Nuzzo Pasquale, Nuzzo Antonietta, Ragazzo Giovanni, Rosetta Tosa, Toto Modestina, Morano Michela, Strazzella Lucia, Zichella Valentina, Nufrio Gerarda, Festa Angela, Ragazzo Anna, Capuano Carmela, Festa Mario, Toto Gerardo, Della Croce Giuseppe, Lo Russo Luigi, Lavanga Valeria, Patetta Carmine, Citro Donata, Paoula Sousa, Ragazzo Michele, Rauseo Francesca. Tutto ciò con lo scopo di trasformare in un gioco in cui coinvolgere i ragazzi e essere sempre più orgogliosi di dire “Anch’io sono la Protezione Civile”. 

La pubblica assistenza da appuntamento per il giorno 24 luglio 2016 con la sesta giornata del Volontariato che ha come scopo principale la prevenzione: Parteciperanno all’evento diversi professionisti medici tra cui: Carlo Iannace (Senologo); Palmieri Danilo (Senologo); Celestino Grande (Ecografista); Gilda De Biasio (Ginecologa); Tulia Margherita (Ortopedica); Sebastiano Alberigo (Tecnico esami MOC); Luigi Pasquale (Gastroenterologo); Renzo Tarone (Oculista); Maddalena Pizzulo (Biologa Nutrizionista); Pasqualino Molinario (Direttore Corsi BLSD). Inoltre verrà effettuato l’esame del Pap Test a cura del Distretto di Vallata. Tutto ciò verrà effettuato a titolo completamente gratuito con l’unica accortezza di prenotare le visite ai numeri 3421908084 (Presidente Rigillo Generosa) oppure 3407079311 Responsabile Amdos Emilia Fioriello. E gradito portare con se la tessera sanitaria e gli ultimi esami specialistici. La serata verrà allietata con il gruppo di musica popolare Archiband il quale dirigerà la sesta edizione del Baby Festival a cui possono partecipare bambini dai 4 ai 18 anni.


I campi scuola Anch’io sono la protezione civile

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Io non rischio a Pinerolo, 18 giugno 2016

 In coda a “Magnitudo 5.5”, l’esercitazione nazionale di protezione civile organizzata dal settore Protezione civile e Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile – svoltasi a Torino e nel Pinerolese tra il 14 e 16 giugno – sabato 18 giugno i volontari e le volontarie di protezione civile di Anpas incontrano la cittadinanza in un punto informativo “Io non rischio” in piazza Facta a Pinerolo per sensibilizzare sul rischio sismico.

IMG_5662Insieme ai volontari Anpas della Croce Verde Pinerolo, Croce Verde Torino e Croce Verde Saluzzo saranno presenti anche volontari di altre organizzazioni coinvolte, già negli scorsi anni, nella campagna “Io non rischio”, funzionari del settore di Protezione civile della Regione Piemonte e dell’Ufficio tecnico del Comune e alcuni geologi che daranno informazioni approfondite sulla vulnerabilità del territorio.
La campagna di comunicazione, volta a diffondere la cultura della riduzione del rischio e le buone pratiche di protezione civile, diventa così un modo per portare in piazza e rendere partecipe la comunità di un approccio integrato volto alla riduzione del rischio in caso di terremoto.

Marco Lumello, responsabile regionale Protezione civile Anpas: «La scelta di allestire questa edizione straordinaria di “Io non rischio” a Pinerolo non è casuale. La campagna di comunicazione avviene subito dopo Magnitudo 5.5, la grande esercitazione di protezione civile appena conclusa che è stata organizzata in questo territorio proprio in base allo storico degli eventi calamitosi avvenuti nel Pinerolese, zona a maggior rischio sismico del Piemonte. Anpas da sempre è attenta alla prevenzione, “Io non rischio” ci dà la possibilità di fornire alla popolazione informazioni utili sui comportamenti corretti da tenere in caso di terremoto e sul livello di pericolosità della zona in cui si vive, questo tipo di sensibilizzazione può aiutare a ridurre il rischio sismico».


Io non rischio

Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”.

Anpas Io non rischio

Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. Questo tipo di conoscenza, per essere realmente utile, di solito comporta un livello di approfondimento che difficilmente può essere comunicato con un semplice spot radiofonico o televisivo. L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, sul maremoto o su qualsiasi altro rischio, magari incontrandolo direttamente nella sua città, in piazza, un sabato o una domenica mattina. Ed è qui che si è accesa la lampadina: i volontari di protezione civile!

Da questi presupposti è nata l’idea originaria di Io non rischio di Anpas. Formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli. Un’idea concepita e proposta da Anpas e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv e da ReLuis, e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile. 

Io non rischio è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.

 

 

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Anch’io sono la protezione civile: i campi scuola Anpas 2016

Quarantatré campi scuola, 1090 ragazzi (di età compresa tra gli 11 e i 17 anni) che tra il 26 giugno e il 3 settembre parteciperanno ai campi scuola scuola di protezione civile Anpas.

Anch'io sono la Protezione Civile

Anche quest’anno, per il nono anno, le pubbliche assistenze Anpas hanno infatti preso parte al progetto “Campi scuola – Anch’io sono la Protezione Civile”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e nato con l’obiettivo di diffondere la cultura di protezione civile tra le nuove generazioni.
Da fine giugno a inizio settembre saranno quasi trecento i giorni complessivi di esperienza in cui i futuri volontari di protezione civile compiranno un vero e proprio “viaggio” all’interno del mondo della protezione civile, a contatto con quasi 900 volontari Anpas scoprendo quanto l’impegno del singolo sia indispensabile al funzionamento dell’intero sistema.

Stromboli, campo scuola 2015

La finalità di questo progetto è quella di stimolare tra i giovani il senso di responsabilità e di cittadinanza attiva attraverso la condivisione delle buone pratiche di protezione civile. Esplorazione e contatto con la natura, prevenzione dei rischi, esercitazioni in squadra, presa di responsabilità nei confronti della comunità saranno parte della metodologia che i volontari Anpas adotteranno per far scoprire le attività di protezione civile, i piani comunali di protezione civile e il Servizio Nazionale della Protezione Civile.

Anch'io sono la Protezione Civile: la formazione sanitaria

Tre le aree tematiche che saranno oggetto della esperienza dei ragazzi: antincendio boschivo, sistema nazionale della protezione civile, piani di protezione civile.
«Stiamo coltivando i volontari della protezione civile di domani, ma soprattutto i cittadini che si prenderanno cura delle nostre comunità, dei nostri territori e dei beni comuni del futuro», dice Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Anpas di Protezione Civile. «I campi scuola rientrano appieno nel piano strategico di sviluppo del settore protezione civile ed in particolare in quello della formazione e prevenzione. Questi ragazzi», conclude Lizza «hanno la fortuna di poter costruire il loro percorso di cittadinanza attiva e di responsabilità: in bocca al lupo a tutti loro e speriamo di ritrovarli nelle nostre pubbliche assistenze anche dopo questa esperienza come in tanti hanno fatto».

Dove: Abruzzo (Altino, Civitella Roveto, Magliano de’ Marsi, Morro d’Oro, Valle Castellana), Campania (Ariano Irpino, Baronissi, Castelpoto, Corbara, Frasso Telesino,Mirabella Eclano, Pagani, Scampitella, Siano, Solofra), Lazio (due campi scuola a Roma), Liguria (Genova), Lombardia (Gromo), Puglia (Castellana Grotte, Sava, Troia, Trinitapoli), Sardegna (Villaputzu), Sicilia (Agira, Barcellona Pozzo di Gotto, Enna, Niscemi, Palermo, Paternò, Petralia Sottana, Piazza Armerina, Prizzi, San Giovanni Gemini, Saponara), Toscana (Marradi, Pisa, Stazzema), Valle d’Aosta (Valtournenche). il primo campo scuola Anpas inizierà a Mestre il 26 giugno, l’ultimo inizierà a Niscemi il 29 agosto.

Una opportunità, quella dei campi scuola in una pubblica assistenza Anpas, che dal 2008 al 2015 ha ospitato 3851 ragazzi in 145 campi scuola. «I giovani sono il futuro del volontariato e speriamo che con l’adeguata formazione riusciranno ad approfondire, aumentare la consapevolezza e magari in futuro provare l’esperienza del volontariato», dichiara Fabrizio Pregliasco, Presidente Anpas.
Il progetto di formazione “Campi scuola – Anch’io sono la Protezione Civile” è nato nel 2007 con l’obiettivo di diffondere la cultura di protezione civile tra le nuove generazioni.


La mappa dei campi scuola

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Anpas all’esercitazione Magnitudo 5.5, Pinerolo 14-16 giugno 2016

Conclusa l’esercitazione Magnitudo 5.5

16 giugno 2016. Magnitudo 5.5”, l’esercitazione nazionale di Protezione civile organizzata dal settore Protezione civile e Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, svoltasi a Torino e nel Pinerolese tra il 14 e 16 giugno, si è conclusa con il debriefing e i ringraziamenti ai partecipanti.Anpas-139

L’esercitazione è iniziata con la notizia di una violenta scossa di terremoto di 5.5 gradi Richter che aveva colpito il Pinerolese, seguita nel pomeriggio da un’altra scossa di grado 4.0. Anpas ha partecipato con volontari, mezzi di protezione civile della propria Colonna mobile e la Struttura protetta per l’infanzia che fa parte della Colonna mobile della Regione Piemonte ed è stata allestita nel campo di accoglienza di Pinerolo. Anpas è intervenuta inoltre con il proprio nucleo di valutazione.

Marco Lumello, responsabile della Sala operativa regionale e nazionale Anpas: «Magnitudo 5.5 è stata una grande esercitazione che ha coinvolto sia il Comitato regionale Anpas con la Struttura protetta in convenzione con la Regione Piemonte e sia la Colonna mobile Anpas. I risultati sono stati eccellenti perché come esercitazione valutativa ha evidenziato alcune criticità dando la possibilità di migliorare le strutture, le procedure di allertamento, di attivazione e di movimentazione. L’intervento di Anpas sia a livello regionale, con la risposta immediata da parte delle pubbliche assistenze, sia a livello nazionale con l’attivazione delle varie Sale operative regionali, nonché del nucleo di valutazione, è stato tempestivo e svolto con professionalità. In conclusione anche quelli che potevano sembrare dei tempi morti in realtà erano un rispetto di regole e procedure che hanno permesso si organizzare ed essere poi in grado nella realtà di muovere in tempi veramente brevi quelle che sono le strutture sia della colonna mobile regionale e nazionale».

La simulazione ha riguardato Pinerolo, Perosa Argentina e Luserna San Giovanni e ha portato ad ospitare circa 2.200 persone nei campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme) e negli alberghi, all’allestimento di posti medici avanzati di primo e secondo livello per il soccorso dei feriti lievi, alle verifiche statiche degli edifici per la perimetrazione delle zone rosse.
All’esercitazione hanno partecipato oltre 700 uomini e donne, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della Protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine e delle altre strutture operative e territoriali.
Il 15 giugno Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha effettuato un sopralluogo nelle strutture temporanee di accoglienza allestite nelle zone interessate e si è recato nella sede della Protezione civile regionale di corso Marche 79 a Torino per visitare la Sala operativa e la Direzione comando e controllo nazionale.

Il Capo Dipartimento ha definito l’esercitazione un’occasione importante perché il sistema è efficiente ma va continuamente testato per migliorarlo sempre più. Inoltre, ha definito la Protezione civile del Piemonte un’eccellenza a livello nazionale che ha saputo svilupparsi gestendo le situazioni di emergenza verificatesi dal 1994 in poi.
Organizzata dal settore Protezione civile e Sistema antincendi boschivi della Regione in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, l’esercitazione, la prima del 2016 a livello italiano, si è posta l’obiettivo di testare la funzionalità dei sistemi regionale e nazionale nella zona a maggior rischio sismico del Piemonte.


Pinerolo, 14 giugno. Con la notizia di un terremoto di magnitudo 5.5, registrato alle ore 8 di martedì 14 giugno nel Pinerolese, è iniziata l’esercitazione nazionale di Protezione civile “Magnitudo 5.5. Immediatamente è stata attivata la sala operativa regionale Anpas Piemonte e, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, aperta la Sala operativa nazionale Anpas con il responsabile Marco Lumello, due operatori per l’invio del nucleo di valutazione della colonna mobile Anpas con tre valutatori. I comuni interessati sono quelli di Pinerolo, Perosa Argentina e Luserna San Giovanni, tutti in provincia di Torino, classificati secondo l’attuale normativa in zona S3. Tutti e tre i Comuni hanno aperto il Centro operativo comunale (Coc).

Pinerolo, l'esercitazione nazionale Pinerolo 5.5

Questo è stato l’inizio dell’esercitazione Magnitudo 5.5, pianificata dal Settore Protezione Civile e Sistema Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, nei giorni 14, 15 e 16 giugno, che mobiliterà oltre 700 persone, tra funzionari comunali, regionali e statali, volontari, personale sanitario, vigili del fuoco, forze di polizia e forze armate. Un’esercitazione cosiddetta “full scale”, con attivazione dei centri di coordinamento e azioni reali sul territorio, organizzata dal Settore Protezione civile e Sistema Antincendi Boschivi della Regione, in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Si svolgerà dal 14 al 16 giugno tra Torino e il Pinerolese, la zona a maggior rischio sismico del Piemonte, con l’obiettivo di testare la funzionalità del sistema, regionale e nazionale, in caso di terremoto.
Il programma, gli scenari e le azioni di dettaglio dell’esercitazione non sono stati resi noti a priori ai partecipanti, che quindi si mobilitano compatibilmente con le tempistiche di una reale emergenza.

Pinerolo, l'esercitazione nazionale Pinerolo 5.5

“È importante sottolineare l’importanza dell’esercizio e della valutazione degli scenari possibili relativi ad una simulazione basata su elementi concreti, ma anche gli aspetti della comunicazione alla popolazione valorizzando la memoria storica dei territori e degli eventi occorsi, come quello del terremoto del pinerolese 1808” commenta Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas, presente all’esercitazione con Egidio Pelagatti, responsabile operativo protezione civile Anpas.

Pinerolo, l'esercitazione nazionale Pinerolo 5.5

Andrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: “Nell’ambito dell’esercitazione Magnitudo 5.5 questa mattina alle 8.35 siamo stati allertati con la Sala operativa regionale Anpas, abbiamo immediatamente contattato le nostre pubbliche assistenze richiedendo la disponibilità di mezzi e uomini per l’eventuale intervento sulle zone interessate dall’evento sismico simulato. Abbiamo sentito per prime le associazioni della zona del Pinerolese e Torinese per poi allargarci al cuneese e a tutte le altre province. Nel frattempo ci hanno attivato la Struttura protetta per l’infanzia che è parte della Colonna mobile regionale”.

Pinerolo, l'esercitazione Magnitudo 5.5

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Cardoso 10 giugno: “Per un territorio sicuro: iniziative e proposte”

10 giugno 2016 – Si è svolto oggi, presso il palazzo della Cultura in Cardoso, il convegno Per un territorio sicuro: iniziative e proposte. In occasione del ventesimo anniversario dell’alluvione in Versilia si sono confrontati esperti di Protezione civile e istituzioni.

Cardoso 20 anni dopo

Carmine Lizza, geologo e responsabile protezione civile Anpas, nella sua relazione ha presentato la proposta di Anpas sullo sviluppo sostenibile, sul fascicolo degli edifici, della sismicità indotta e delle norme tecniche per le costruzioni, portando alcuni esempi anche relativi alle ultime vicende dell’inchiesta petrolio in Val d’Agri dove il connubio sfruttamento delle risorse naturali  e tutela dei luoghi non ha funzionato al meglio.

In relazione alla riforma della legge sulla Protezione Civile, l’onorevole Paola Mariani ha dichiarato: “Nel percorso di riforma, anche alla luce di quanto esposto dalle associazioni di volontariato nelle varie audizioni, abbiamo voluto tutelare l’autonomia del volontariato e valorizzarne l’esperienza anche in relazione alle esigenze di tutela del singolo volontario”.

Cardoso 20 anni dopo

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Rischio alluvioni: Anpas in Austria per una esercitazione con il progetto Flood.

Dal 21 al 24 aprile in Austria una esercitazione di protezione civile del progetto Flood insieme ai partner della rete di volontariato Samaritan International.

19 febbraio 2016. Saranno nove i volontari Anpas, con Aurelio Dugoni (capo delegazione) e Battista Santus (responsabile squadra tecnica), a prendere parte all’esercitazione parte del progetto Flood che, a seguito della formazione per posto comando effettuata lo scorso febbraio a Bolzano, porterà alla formazione e alla certificazione delle competenze dei volontari Anpas a livello europeo. 

Progetto Flood: l'esercitazione con la pompa idrovora a Gromo

Nei giorni scorsi i volontari Anpas hanno testato a Gromo, con la supervisione di Battista Santus (responsabile nazionale della sezione mezzi e materiali di Anpas nazionale) una pompa idrovora, finanziata con il progetto Flood, capace di drenare 10.000 litri di acqua al minuto. 

Domani 20 Aprile è prevista una giornata di formazione, cui prenderà parte Egidio Pelagatti, responsabile operativo protezione civile Anpas, prima della partenza prevista per il 21 mattina per Bolzano dove i volontari Anpas si uniranno con la Croce Bianca di Bolzano. 

Obiettivo generale del progetto FLOOD, per una più efficace cooperazione tra i membri di SAMI è che i rispettivi membri possano migliorare la loro preparazione per essere in grado di affrontare la possibile prossima emergenza alluvione o inondazione, attraverso l’acquisizione di attrezzature specifiche, lo scambio delle migliori pratiche e soluzioni innovative, nonché attraverso esercitazioni congiunte di formazione, e, quindi, sarà in grado di svolgere le loro attività di aiuto a livello nazionale così come a livello transfrontaliero rapido ed efficiente.

Nel progetto Flood sono coinvolti: Croce Bianca Bolzano – Italia, Anpas – Italia, ASB – Germania, ASBO – Austria, SFOP – Polonia, ASCR – Repubblica Ceca, USB – Ungheria, ASSR – Slovacchia.

Flood: la formazione con l'idrovora

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