10 anni di pubblica assistenza: si inaugurano due nuovi automezzi a Ponsacco
Domenica 5 giugno alle ore 12:00 in Piazza della Repubblica di Ponsacco (Pi), saranno inaugurati la nuova Ambulanza medicalizzata e un automezzo Fiat Doblò attrezzato per il trasporto disabili, acquistati con il contributo dei Volontari, della popolazione e del 5 per mille.
Tante associazioni di Volontariato con i loro mezzi insieme ai cittadini e alle Autorità festeggeranno questo importante evento. Per l’occasione ci sembrava doveroso partecipare all’iniziativa di Anpas “Volontari per Costituzione” per poter festeggiare al meglio questo 2011 che vede ricorrere il 150° dell’Unità d’Italia e l’Anno Europeo del Volontariato con la Bandiera dell’Anpas che sarà esposta sabato 4 giugno al Teatro Odeon in occasione della serata di musical organizzata dalla P.A. e domenica 5 sulla Piazza per la ricorrenza del decennale dell’associazione.
Dopo la benedizione impartita dall’Arciprete Don Renzo Nencioni e il taglio del nastro, il Presidente dell’associazione ringrazierà a nome dei volontari, tutti i presenti, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, il Presidente della provincia di Pisa e le associazioni partecipanti.
A 11 anni dalla nascita dell’associazione e a 10 dalla costituzione del primo Consiglio, la P. A. di Ponsacco ha fatto grandi cose, passando da pochi occasionali servizi degli anni 2001 a oltre 7500 interventi del 2010 tra sociali e sanitari di soccorso, con mezzi attrezzati e ambulanze. Inaugurando la nuova Ambulanza medicalizzata e l’automezzo attrezzato per il trasporto disabili, l’associazione è consapevole del grosso investimento, ma giudica necessario per poter garantire la sicurezza dei volontari e degli utenti, portando così il parco macchine a 3 Ambulanze medicalizzate complete di apparecchiature elettromedicali per il primo soccorso, 5 automezzi attrezzati per il trasporto disabili e 1 pick-up per la Protezione Civile e vigilanza antincendio.
Oggi i servizi devono essere svolti con grande senso di responsabilità, professionalità e solidarietà, per questo è molto importante la collaborazione tra le varie associazioni presenti sul territorio, per migliorare la qualità dei servizi e ottimizzare le risorse umane e dei mezzi, per essere sempre più efficienti nel primo soccorso, nell’aiuto agli anziani e alle persone disagiate sempre più numerose.
Per concludere la P.A. vuole lanciare un richiamo ai giovani ma anche agli adulti ad iscriversi presso le associazioni e partecipare attivamente aiutando il prossimo.
Dopo la cerimonia un corteo di ambulanze di tutte le associazioni partecipanti sfileranno per le vie del paese e torneranno alla sede dove sarà offerto un buffet.
Accoglienza volontari – Montaggio campo base presso area Campus Università sede di Baronissi in via Salvatore Allende – Accoglienza e insediamento dei volontari con unità cinofile presso il campo di addestramento in località “Nuova variante Baronissi”.
Attività di condivisione dei principi, metodi, obiettivi e nozioni in possesso di ognuno dei partecipanti (istruttori e unità cinofile)
ore 11.30 – Presentazione ufficiale dell’evento – Conferenza stampa presso il Campo Base
ore 18.00 Convegno presso Sala Consiliare del Comune di Baronissi:
“EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL VOLONTARIATO ORGANIZZATO: ATTIVITA’ E CONFRONTO CON LE ISTITUZIONI” Saluti
Antonio Aliberti – Presidente associazione Il Punto di Baronissi Cesara Maria Alagia – Presidente Regionale Anpas Campania Edoardo Cosenza – Assessore Regionale Protezione civile e Difesa del Suolo Antonio Fasolino – Assessore Provinciale Protezione civile, Infrastrutture ed Università Gabriella De Micco- Settore programmazione interventi della Regione Campania Giovanni Romano- Sindaco di Mercato San Severino – Assessore Regionale all’Ambiente Giovanni Moscatiello- Sindaco del Comune di Baronissi Franco Gismondi – Sindaco del Comune di Calvanico Carmine Lizza – Responsabile Nazionale Protezione Civile Anpas Giuliano Califano- Governatore Misericordia Salerno Roberto Tuorto- Banco Alimentare Salerno Concetta Mattia- Responsabile Regionale Protezione Civile Anpas Campania
SABATO 28 Maggio
Esercitazioni sul territorio: simulazione di un’evento sismico con verifica delle funzioni del piano di emergenza scolastico, soccorso sanitario, recupero infortunati, dispersi etc.
dalle ore 9.00 alle 11.30 Presso il Comune di Calvanico, spazio adiacente l’Istituto Comprensivo di via Roma
dalle ore 11.30 alle 14.00 Presso il Comune di Mercato San Severino, Direzione Didattica I Circolo via Municipio
dalle 15.00 alle 19.00 Inaugurazione ufficiale del campo pratica in località “Nuova variante Baronissi” a seguire le attività di Certificazione degli Istruttori delle Unità Cinofile per il Soccorso Anpas.
DOMENICA 29 Maggio
Smontaggio campo, consegna attestati, pranzo e chiusura evento
Durante le giornate sono previste attività di addestramento teorico/pratico tra i formatori Anpas,V.V.F., C.F.S., C.C., POLIZIA DI STATO, G.D.F., Regione Campania sul tema il nuovo regolamento Anpas di P.C. “Analisi e valutazione sull’evoluzione della metodologia di intervento e delle attività dei volontari”.
LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE SARA’ POSSIBILE VISITARE IL CAMPO BASE E IL CAMPO ADDESTRAMENTO UNITÀ CINOFILE PER IL SOCCORSO
Sabato 28 maggio Alle ore 21:30 a Montecchio in Piazza Repubblica concerto dei “Boogie Airlines” ed esibizione del gruppo di ballo “Crazy Ballet”
Domenica 29 maggio 8:30 Biciclettata per le vie del paese 10:00 Saluto autorità e inaugurazione nuovi automezzi 11:00 Coro Gospel “Serial Singers – Gospel Choir” 11:30 Rinfresco per tutti
Sabato 28 maggio – Mattinata dedicata ai bambini delle scuole in collaborazione con il CE.RE. – 19:30 apertura ristorante e a seguire concerto dei Music Academy Project – Mostra fotografica “Alla scoperta dell’Altro – sguardi del popolo camerunense”
Domenica 29 maggio – Ambulanziopoli per bambini – 12:00 apertura ristorante – 21:00 commedia dialettale “Driff o Draff”
Domenica 29 maggio 9:45 Ritrovo in Piazza del Volontariato 10:00 Saluto delle autorità e inaugurazione automezzi 10:50 Corteo per le vie del paese 11:00 S.Messa nella Chiesa Parrocchiale 12:00 Benedizione dei nuovi mezzi e rinfresco presso la Canonica 13:30 Pranzo presso il ristorante “La Penna” – Asta di Villaminozzo
Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani.
Lo scorso 27 maggio, il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto legge del Governo n. 2680 che regola le modalità di voto per i prossimi referendum (12 e 13 giugno prossimi): il sito esseciblog ha rivelato che la possibilità di votare all’estero è prevista solo per militari e funzionari dello Stato. Gli altri italiani che operano all’estero, quindi volontari in Servizio Civile Nazionale ed il personale di organizzazioni non governative operanti in missioni internazionali, non potranno votare nei paesi dove operano. Di fatto saranno costretti a tornare in patria dai paesi in cui svolgono il servizio, anticipando le spese viaggio, che verranno rimborsate solo in seguito (vedi l’avviso della Presidenza del Consiglio).
«Non è la prima volta che questo Governo si dimentica del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale per il servizio civile Anpas,«come al solito si usano due pesi e due misure nell’assicurare gli stessi diritti a chi, come i ragazzi che svolgono il Servizio Civile all’estero, svolge forme di difesa della patria diverse da quelle previste per le forze armate. La negazione, di fatto, del diritto di voto si aggiunge ad altri gravi provvedimenti che, di fatto, stanno chiudendo il Servizio Civile: basti pensare agli stanziamenti sulla mini-naja».
Ancora una volta, il Governo non permette a possibilità di esercitare un diritto ai giovani italiani in Servizio Civile: forse avere giovani impegnati in azioni di cittadinanza attiva è un pericolo per un referendum che pone importanti questioni per la vita delle comunità italiane. Inoltre, la decisione di rimborsare expost le spese del viaggio, talvolta intercontinentale, rappresenta un’ulteriore spesa per le casse di un settore martoriato da tagli costanti che ne stanno decretando la fine. Non sarebbe bastato estendere la possibilità di votare nelle ambasciate, prevista per i militari all’estero, anche per i ragazzi in Servizio Civile?
Anpas, come in altre occasioni, auspica un cambiamento di rotta da parte del Governo in favore del Servizio Civile e dei diritti di giovani italiani che mettono a disposizione la propria passione e la propria crescita a disposizione di intere comunità, in Italia e nel mondo.
VENERDI’ 27 Maggio, alle ore 19,00 presso il Centro di ag-gregazione giovanile “ Giovani in cammino nelle terre di Don Diana” (via Santa Lucia – Casal di Principe) verrà proiettato il documentario “Non è un paese per neri“, di Luca Romano, Armando Andria, Francesco Amodeo e Mario Leombruno.
All’evento parteciperanno Antonio Esposito (curatore del libro “A distanza d’offesa“), Don Carlo Aversano (Parroco di Casal di Principe), Jean Renè Bilongo (Dip. Immigrazione Segr. nazionale CGIL) e Pasquale Iorio (autore del libro “Il Sud che resiste”, Dario Stefano Dell’Aquila ( scrittore portavoce camp.di Antigone). Saranno presenti gli autori e il rappresentante della casa editrice ad est dell’equatore.
Il documentario: Villa Literno, 24 agosto 1989. Jerry Essan Masslo, giovane migrante sudafricano che lavora come bracciante, sta dormendo nel casolare abbandonato dove vive con altri 30 ragazzi africani. Quattro rapinatori incappucciati irrompono nella loro stanza. Uno di loro lo uccide. Castelvolturno, 18 settembre 2008. Un gruppo di migranti provenienti da Ghana, To-go, e Liberia è riunito davanti alla sartoria Ob Ob Exotic Fashion. Un commando della camorra piomba nel piazzale ed esplode oltre 130 colpi di kalashnikov. Sei persone sono trucidate, nessuna di loro era legata alla malavita. Due episodi che hanno insanguinato la stessa terra, dove migliaia di migranti vivono e lavorano come schiavi, ingoiati dal mercato delle braccia. In mezzo, vent’anni di lotte e resistenza, per ottenere diritti che non riguardano solo i lavoratori immigrati, ma tutti gli abitanti di questo territorio
La cultura della legalità passa attraverso nuove forme e nuovi strumenti di partecipazione il web, la radio e attraverso nuove forme di partecipazione che mirano a coinvolgere i più giovani.
Il Terzo Settore italiano festeggia il 150° dell’unità d’Italia
“Non c’è futuro senza solidarietà” – Torino, piazza San Carlo, 24-25-26 giugno 2011
Torino, Piazza San Carlo 25 giugno 2011
UNDICI ENTI NAZIONALI DEL VOLONTARIATO E NON PROFIT PROMOTORI DI «NON C’È FUTURO SENZA SOLIDARIETÀ»
Buone pratiche, gratuità, relazioni, bene pubblico, economia sociale, creatività, dono, responsabilità questi i tag di “Non c’è futuro senza solidarietà”, il raduno nazionale del volontariato e del terzo settore italiano che si è svolto a Torino, in piazza San Carlo, il 25 giugno e che ha visto coinvolte, tra festa in piazza ed eventi collaterali, oltre tremila persone.
L’evento, organizzato dal Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale si è aperto con l’ingresso in piazza San Carlo del colorato corteo dei volontari del mondo dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della protezione civile, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale. Tante le sigle del non profit e volontariato, ma con un obiettivo comune: creare una società più giusta, equa e solidale perché “non c’è futuro senza solidarietà”.
Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale nel salutare i rappresentanti dei diversi enti e istituzioni intervenuti ha affermato: «Con la partecipazione unitaria a questa manifestazione di tutte le sigle nazionali dell’universo del volontariato e del non profit abbiamo creato un importante precedente. Auspichiamo che questa positiva esperienza possa essere ripetuta, un segnale senz’altro positivo per il nostro Paese. Un ringraziamento particolare va ad associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi e a Fondazione con il Sud che sono stati vitali per la realizzazione dell’evento».
Fabrizio Frizzi ha condotto dal palco il momento centrale dell’evento organizzato nell’ambito di Esperienza Italia 150 e dell’Anno europeo del volontariato 2011.
Per l’occasione, il Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale ha selezionato 45 Storie di solidarietà provenienti da tutta Italia e le ha riprodotte su pannelli esposti in piazza San Carlo.
Le storie sono state tutte annunciate da Fabrizio Frizzi e c’è stata la possibilità per alcune persone di prendere la parola per pochi minuti ciascuno. Tra tutte le storie, ne sono state individuate 8, i cui protagonisti delle relative associazioni sono stati brevemente intervistati dal presentatore Frizzi. Le storie sono state scelte tenendo conto della provenienza, dell’età e dell’ambito di intervento.
A testimonianza delle storie dei volontari erano presenti, tra gli altri, Valentino Castellani presidente Comitato Olimpiadi Invernali Torino 2006, Pierluigi Dovis direttore Caritas Diocesana Torino, Suor Giuliana Galli vicepresidente della Compagnia San Paolo, Erminio Longhini fondatore Federavo, Don Antonio Mazzi presidente della Fondazione Exodus Onlus, Tiziana Nasi presidente Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici (Fisip) ed Ernesto Olivero del Sermig di Torino.
I racconti sono stati intervallati da momenti di intrattenimento a cura dell’orchestra di Paolo Belli e del Laboratorio del Suono del Sermig.
Non c’è futuro senza solidarietà, iniziato il 24 giugno, si concluderà con gli eventi collaterali di domenica 26 giugno.
L’evento è stato promosso dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” composto da: Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale per il Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato I Giorni della Solidarietà.
Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Coordinamento delle associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino.
La manifestazione «Non c’è futuro senza solidarietà» si è svolta nell’ambito dell’Anno europeo del volontariato 2011 e di Esperienza Italia 150 con il contributo di Fondazione con il Sud, associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi, Esperienza Italia 150 e Compagnia di San Paolo; con la collaborazione di Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) – che ha garantito l’assistenza sanitaria nella giornata del 25 giugno – della Consulta Volontari Olimpici, di Fircb (Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band), del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del Movi, della Cittadella delle Civiltà edella Consulta Nazionale Volontariato Protezione Civile.
Raduno nazionale del volontariato e del non profit italiano
per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e l’Anno europeo del volontariato
Impossibile non averli incontrati, sono dappertutto, fanno ogni cosa e agiscono in maniera volontaria e gratuita per aiutare gli altri. Non sono supereroi e nemmeno gli alieni di “Men in black,” sono i cittadini della società civile organizzata.
Gli ambiti sono quelli del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale. I settori di intervento spaziano dal sanitario al socio assistenziale, alla protezione civile e alla promozione sociale sviluppata attraverso l’animazione, l’educazione, lo sport, la formazione e l’orientamento delle giovani generazioni, ma anche la formazione adulti, la tutela dei diritti umani, della qualità della vita e delle pari opportunità, la promozione del turismo sociale.
Presentato oggi, 21 giugno, in conferenza stampa al Palazzo di Città di Torino l’evento “Non c’è futuro senza solidarietà” sono intervenuti Gianfranco Cattai, coordinatore Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale, Elide Tisi, assessore Politiche Sociali Città di Torino, Ugo Perone assessore alla Cultura Provincia di Torino e membro del Comitato Italia 150 il quale ha portato i saluti dell’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola e di Maurizio Braccialarghe, assessore alle Attività e manifestazioni culturali della Città di Torino, entrambi menbri del Comitato Italia 150. Moderatore Carlo Degiacomi del Comitato I Giorni della Solidarietà.
Per la prima volta nella storia, il Terzo Settore italiano nella sua interezza si presenterà sotto un unico simbolo e lo farà a Torino, il 25 giugno, in piazza San Carlo, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e l’Anno europeo del volontariato 2011, ma anche per diffondere il messaggio: «Non c’è futuro senza solidarietà».
Molte di queste organizzazioni sono nate con lo Stato unitario, hanno concretamente contribuito a realizzarlo, a farlo crescere e, oggi, insieme alle associazioni più “giovani” intendono ribadire idee, valori, obiettivi, tradizione storica e partecipazione per dare significato politico alla proposta di buon futuro che arriva dalla società civile.
Il concentramento dei partecipanti è previsto per le ore 9.00 in piazza San Giovanni, da qui, in passeggiata si raggiungerà piazza San Carlo.
Nel momento centraledella festa in piazza San Carlo, dalle 10.00 alle 13.00, Fabrizio Frizzi presenterà dal palco alcune Storie di solidarietà scelte tra le 40 selezionate per l’occasione dagli organizzatori. I racconti saranno intervallati da momenti di intrattenimento a cura dell’orchestra di Paolo Belli e del Laboratorio del Suono del Sermig.
La valorizzazione delle esperienze di solidarietà si svilupperà sia attraverso la presenza degli stessi protagonisti sia grazie a un percorso su pannelli che documenteranno le azioni di queste persone. A testimonianza delle storie di volontari saranno presenti, tra gli altri, Valentino Castellani presidente Comitato Olimpiadi Invernali Torino 2006, Pierluigi Dovis direttore Caritas Diocesana Torino, Suor Giuliana Galli vicepresidente della Compagnia San Paolo, Piero Gros campione olimpico e responsabile Volontari Olimpici Torino 2006, Erminio Longhini fondatore Federavo, Don Antonio Mazzi presidente della Fondazione Exodus Onlus, Tiziana Nasi presidente Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici (Fisip) ed Ernesto Olivero del Sermig di Torino.
L’emittente Telepace coprirà l’evento con una diretta televisiva via satellite.
Come ha dichiarato Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale: «Per costruire una società più giusta e più equa serve solidarietà, non c’è futuro altrimenti. Questa è la proposta che vogliamo condividere con quanti parteciperanno con noi alla festa del 25 giugno. A riguardo, un doveroso ringraziamento va a Fabrizio Frizzi che condurrà la manifestazione. Vi aspettiamo numerosi!».
Sempre sabato 25 giugnosi presenterà un’altra importante iniziativa, la creazione del Museo diffuso del sociale. Un luogo fisico e virtuale capace valorizzare il patrimonio distribuito sul territorio nazionale, ma anche e soprattutto un sistema di reti, di realtà e di storie con cui entrare direttamente in contatto al fine di recuperare le buone pratiche e le identità del mondo non profit.
Emblema dell’evento saranno le mani riprese anche nel manifesto del Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale, promotore della manifestazione: «La storia della nostra società, il nostro presente e il nostro futuro non ci sarebbero se non ci fossero le persone, la loro operosità, le loro “mani”. Le mani realizzano, scrivono, danno forma quotidiana alla solidarietà: sono mani che silenziosamente lavorano, aiutano, sostengono, accolgono, che stringono altre mani con amicizia e con contatti diretti, mani che si pongono su un piano di uguaglianza».
«Non c’è futuro senza solidarietà» si aprirà il 24 giugno, Festa patronale di Torino, con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da tutta Italia e la partecipazione alla ricorrenza di San Giovanni nonché agli eventi collaterali che proseguiranno per l’intera manifestazione fino alla conclusione del 26 giugno, realizzati da diverse organizzazioni nazionali.
In città saranno allestiti cinque punti informativi: Porta Nuova binario 11, ingresso della stazione di Porta Susa, piazza San Carlo, piazza San Giovanni di fronte al Palazzo dei Lavori Pubblici e in corso Regina Margherita zona Museo di Antichità (arrivo dei pullman provenienti da fuori città).
Un badge darà dirittoabiglietti ridotti perMuseo del Cinema, Museo dell’Automobile, Officine Grandi Riparazioni, Reggia di Venaria.Per ottenerlo è necessario iscriversi compilando l’apposita scheda che si trova nella sezione prenotazioni del sito www.unitaitaliasolidale.it.
L’evento è organizzato dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” composto da: Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale per il Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato I Giorni della Solidarietà.
Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Coordinamento delle associazioni di volontariato di protezione civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino.
La manifestazione «Non c’è futuro senza solidarietà» si svolgerà nell’ambito dell’Anno europeo del volontariato 2011 e di Esperienza Italia 150 con il contributo di Fondazione con il Sud, associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi, Esperienza Italia 150 e Compagnia di San Paolo; con la collaborazione di Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) – che garantirà l’assistenza sanitaria nella giornata del 25 giugno – della Consulta Volontari Olimpici, di Fircb (Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band), del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del Movi, della Cittadella delle Civiltà edella Consulta Nazionale Volontariato Protezione Civile.
Per la prima volta l’universo del Terzo Settore si incontra a Torino. Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dell’Anno europeo del volontariato 2011 e di Esperienza Italia 150 la prima capitale italiana diventerà per un giorno il centro della solidarietà, ospitando il 25 giugno, in piazza San Carlo, un grande evento dedicato al mondo non profit.
Gruppi di volontariato, della cooperazione, delle associazioni di promozione sociale, di ong e di onlus si incontreranno in piazza San Carlo per confermare il loro esserci e il loro impegno nella costruzione di una società più giusta, più equa e più libera. A condurre la manifestazione dal palco sarà Fabrizio Frizzi che presenteràalcune “Storie di solidarietà” sia attraverso la presenza degli stessi protagonisti sia grazie a un percorso di racconti e fotografie, allestito in 60 gazebo, che documenterà le azioni di chi ha dedicato la propria vita agli altri.
«Non c’è futuro senza solidarietà» si aprirà il 24 giugno, festa patronale di Torino, con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da tutta Italia e la partecipazione alla ricorrenza di San Giovanni nonché agli eventi collaterali che proseguiranno per l’intera manifestazione fino alla conclusione del 26 giugno, realizzati da diverse organizzazioni nazionali.
A testimonianza delle diverse storie di volontari del variegato mondo dell’associazionismo italiano saranno presenti, tra gli altri, Suor Giuliana Galli, vicepresidente della Compagnia San Paolo, Tiziana Nasi presidente Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici (FISIP), Ernesto Olivero del SERMIG di Torino e Valentino Castellani, professore ordinario del Politecnico di Torino.
E ancora in piazza San Carlo il 25 giugno si assisterà a momenti di intrattenimento musicale con Paolo Belli e altri noti personaggi del mondo della musica, della cultura, dello spettacolo e dello sport.
Alcune anticipazioni degli eventi collaterali:
al Centro Incontri della Regione Piemonte, a partire dal 24 giugno, “Aiutare ci unisce” a cura di AVO, mostra fotografica sul servizio delle associazioni dei Volontari Ospedalieri aderenti alla Federavo e sempre il 24 giugno si terrà un convegno della ConVol, (Conferenza permanente presidenti associazioni e federazioni nazionali di volontariato)presso l’Arsenale della Pace. L’Anpas, Comitato Regionale del Piemonte invita alla visita di Torino con un percorso alla scoperta di alcuni luoghi simbolo del patrimonio sociale e culturale cittadino intervallato da momenti di degustazione di prodotti tipici locali.
Nel pomeriggio del 25 giugno i volontari del Cottolengo saranno impegnati in visite guidate alla Piccola Casa della Divina Provvidenza mentre alla sera, dopo aver partecipato all’evento in piazza San Carlo, si potrà assistere al concerto organizzato dal SERMIG presso l’Arsenale della Pace e allo spettacolo di lettura scenica e musica dal vivo a cura dell’associazione Volo 2006 allestito al carcere “Le Nuove” di Torino.
Ancora musica con la compagnia indiana “Protidhwani” a cura dell’associazione culturale INTERdependence.
Il Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta organizza unamostra interattiva su “Volontariato e solidarietà”.
Il Movi Veneto e Unimondo presenteranno rispettivamente il volume su “Volontariato e cittadinanza attiva” pubblicato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e l’Almanacco, un database online, aggiornato quotidianamente, che tratta i temi della pace, dello sviluppo umano e della salvaguardia dell’ambiente.
Infine, l’associazione Con Noi tempo libero organizza visite guidate alle antiche botteghe di via della Consolata e dintorni, al Palazzo Barolo e agli appartamenti storici di Silvio Pellico e la mostra racconto sul Beato Cafasso presso il Santuario della Consolata.
“Non c’è futuro senza solidarietà” aprirà il 24 giugno con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da tutta Italia e la partecipazione sia a eventi collaterali realizzati da diverse organizzazioni nazionali sia alla Festa Patronale della Città di Torino.
Il 25 giugno piazza San Carlo sarà il centro, fisico e ideale, di migliaia di gruppi di volontariato, della cooperazione sociale, delle associazioni di promozione sociale, di ong, di onlus che operano nel vivo del tessuto sociale. Saranno allestiti 60 gazebo che documenteranno le “Storie di volontari“, appositamente selezionate per rappresentare l’impegno dell’associazionismo italiano. Tali esperienze verranno presentate nel corso della manifestazione, «un riconoscimento a quei volontari – spiegano gli organizzatori – che con il loro agire quotidiano “non fanno rumore”, ma che hanno contribuito a costruire un’Italia unita, solidale, attenta alle persone e costituita da un tessuto permanente di relazioni. Attraverso la valorizzazione del loro operato si intende anche offrire uno spaccato del variegato e ricco mondo associativo presente e attivo nel nostro paese».
La giornata proseguirà con momenti di intrattenimento e dialogo a cura di personaggi noti appartenenti al mondo della musica, della cultura, dello spettacolo e dello sport.
La coreografia dell’evento sarà affidata alle “mani” che, come si legge nel manifesto del Comitato 2011, sono «simbolo insieme storico e moderno della solidarietà. Una scenografia di mani di carta, di legno, di cartone, di stoffa per mostrarle, per porgerle, per sventolarle, per stringerle con amicizia e con contatti diretti, per rispondere a chi le porge su un piano di uguaglianza, per inventarci con fantasia un grande raduno colorato e divertente, che fa festa e insieme lancia il messaggio “c’è futuro grazie alla solidarietà!».
Gli eventi collaterali, che inizieranno il 24 giugno, proseguiranno per l’intera manifestazione fino alla conclusione del 26 giugno.
A corollario dell’iniziativa si sta valutando, inoltre, di offrire la possibilità ai partecipanti di scoprire alcuni luoghi chiave del patrimonio sociale e culturale cittadino con un pacchetto di proposte a tariffe agevolate per gli ingressi nei musei torinesi.
Torino, patria dei grandi Santi sociali, invita infine alla scoperta di un interessante itinerario, espressione della sua storia sociale.
L’evento è organizzato dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” coordinatoda Gianfranco Cattai e composto da: Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale per il Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato I Giorni della Solidarietà.
Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Coordinamento delle associazioni di volontariato di protezione civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino.
Evento patrocinato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino.
La manifestazione “Non c’è futuro senza solidarietà” è organizzata dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” cui fa capo l’intera realtà del sociale italiano, ovvero:
Forum Nazionale del Terzo Settore, rappresenta oltre 80 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello – per un totale di oltre 94.000 sedi territoriali – che operano negli ambiti del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale.
Consulta Nazionale per il volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, ne sono parte alcune migliaia di organismi riconducibili a 14 reti presenti a livello nazionale.
Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, comprende una cinquantina tra cooperative, ong, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato e i livelli regionali delle principali organizzazioni nazionali di rappresentanza e coordinamento del sistema delle cooperative sociali e dell’associazionismo in genere.
Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta – organismo di coordinamento e collegamento – rappresenta oltre 900 gruppi e organizzazioni,
Comitato I Giorni della Solidarietà trae origine dalla “Tre giorni del volontariato, della solidarietà, della cittadinanza”, dalla positiva esperienza dell’Ethical Village dell’evento olimpico di Torino 2006 e raccoglie la consolidata esperienza collettiva partecipata di oltre 100 organismi di primo e secondo livello del mondo del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale.
Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Cittadella delle Civiltà, Coordinamento delle associazioni di volontariato di protezione civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino.
“Anpas in cammino nella sussidiarietà per una nuova cittadinanza europea” è il tema sul quale volontari, istituzioni ed esperti del Terzo Settore si sono confrontati sabato 21 maggio a Milano, presso la Fondazione Cariplo, nel corso del XII Meeting della Solidarietà Anpas. Moderatore del Convegno è stato il giornalista dell’Avvenire Enrico Negrotti.
Maurizio Ampollini, presidente di Anpas Lombardia, ha aperto il convegno ricordando le tappe storiche della sussidiarietà: «un concetto che viene da lontano. Il principio di sussidiarietà è stato introdotto con la riforma dell’articolo V della Costituzione e ha influenzato anche le normative come la legge sul volontariato, come la 266 del 1991». Ampollini ha poi ricordato l’importanza di Anpas come Movimento nazionale che ha «la missione di far crescere la cultura della solidarietà avvicinando le giovani generazioni: oggi il Volontariato fa sempre più fatica a reclutare nuovi volontari, soprattutto nelle grandi città, ma Anpas e le pubbliche assistenze, riescono ancora ad intercettare i giovani e le nuove culture».
Fabrizio Pregliasco, vicepresidente Anpas Nazionale, ha presentato il progetto di Anpas in Europa ricordando la recente adesione di Anpas a SAMI (Samaritan International) ed al CEV (Centro Europeo per il Volontariato): «Nel cammino verso l’Europal’obiettivo deve essere quello di realizzare una cittadinanza attiva, rifiutando per il Volontariato ruoli di terzializzazione o di “stampella del welfare”».
Giuseppe Guzzetti,Presidente della Fondazione Cariplo, ricordando Alexis de Tocqueville, ha sottolineato come «Il Volontariato e gli altri corpi intermedi siano un elemento importantissimo per la democrazia del nostro Paese. Nonostante questo è importante ricordare che il Volontariato, come le Fondazioni, non devono fare supplenza a responsabilità che competono alle Istituzioni».
Il Mons. Eros Monti, vicario Episcopale per la Vita Sociale dell’Arcidiocesi di Milano, citando Zygmunt Baumann, ha ricordato come siano fragili i rapporti nella società moderna, sia tra le persone che tra sistemi complessi: «Il carattere liquido della vita e della società si rafforzano a vicenda. Dobbiamo invece essere in grado di stabilire legami stabili e rapporti seri capaci di garantire la giustizia tra le persone». Rivolgendosi ai volontari presenti in sala, Mons. Monti ha ricordato l’importanza delle relazioni non contrattuali e del coinvolgimento della collettività nelle azioni di solidarietà: «Il samaritano è colui che coinvolge tanti altri nella sua opera: il suo non è un gesto individuale»
Nel corso del convegno l’Assessore Regionale alla Sanità Luciano Bresciani ha approfondito l’idea di sussidiarietà realizzata nella Regione Lombardia; Alberto Zoli, direttore regionale AREU, ha invece presentato il sistema di Soccorso 118 in Lombardia. Roberto Cianella, Direttore Generale Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze, ha illustrato il sistema di volontariato e di soccorso del Canton Ticino. L’europarlamentare Patrizia Toia ha invece posto l’accento sull’importanza di recepire e di saper utilizzare le norme europee.
Fausto Casini, Presidente nazionale Anpas, ha spiegato i presupposti fondamentali di un concetto complesso come quello di sussidiarietà: «la consapevolezza e la responsabilità nell’assunzione dei ruoli, il rispetto reciproco tra le parti, una maggiore chiarezza nella definizione che, storicamente e anche attualmente, ha approcci diversi. In questa situazione i volontari sperimentano dinamiche di questo tipo: costruiscono la loro idea di sussidiarietà facendo i servizi. La sussidiarietà si esercita facendo crescere i beni comuni – ha concluso Casini – e proiettandoli nel futuro, a tutela delle nuove generazioni».
“Milano città del volontariato e della solidarietà”
Si è concluso il XII Meeting Nazionale della Solidarietà Anpas.
Volontari, stendardi e simboli del volontariato di pubblica assistenza provenienti da tutta Italia: è questa l’immagine della manifestazione conclusiva del XII° Meeting Nazionale della Solidarietà, conclusosi domenica 22 maggio tra le vie del centro di Milano.
Una partecipazione importante per un evento che ogni anno contribuisce all’incontro di Volontari provenienti dall’intero territorio nazionale, anche grazie alla proposta di momenti di festa e riflessione su Volontariato e Solidarietà.
Nel suo intervento conclusivo Maurizio Ampollini, Presidente di Anpas Lombardia, ha ringraziato i volontari intervenuti alla manifestazione: «Il fine di Anpas è quello di costruire una società più giusta e solidale. Lo facciamo con la nostra passione, con la preparazione che curiamo in modo attento perché sappiamo che la salute e la vita delle persone è nelle nostre mani. Vedo associazioni centenarie della Lombardia, ma anche tanti giovani e anche tanti nuovi italiani».
È la prima volta che il Meeting nazionale dell’Anpas viene realizzato in Lombardia. Il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini nell’intervento conclusivo ha sottolineato questo aspetto: «è una soddisfazione particolare fare il Meeting a Milano, una città che viene rappresentata soltanto per la sua economia. A Milano sono presenti pubbliche assistenze dalla storia centenaria e quindi la possiamo considerare come la città del volontariato e della solidarietà. E noi siamo qua per ricordarlo a Milano».
«La società che vogliamo», ha proseguito Casini, «è una società in cui ognuno fa la sua parte nell’interesse di tutti i cittadini: chi ricopre ruoli istituzionali, chi lavora nella pubblica amministrazione, chi fa impresa, che non deve pensare solo ed esclusivamente a una logica di profitto ».
Il Presidente nazionale Anpas ha chiuso il Meeting con una esortazione ai volontari: «Dobbiamo affidare la qualità del nostro essere volontari alla nostra capacità di cambiare il mondo, partendo dalle persone che incontriamo».
L’appuntamento con il prossimo Meeting della Solidarietà Anpas è in Puglia, nel 2012.
Le foto della manifestazione di domenica 22 maggio, Milano
Milano, 21 maggio 2011. 103 delegati registrati provenienti da tutta Italia hanno preso parte all’Assemblea nazionale delle pubbliche assistenze, nell’ambito del XII Meeting Nazionale Anpas 2011. L’Assemblea è stata presieduta da Maurizio Ampollini, Presidente del Comitato Regionale Anpas Lombardia.
Ha aperto i lavori il Presidente nazionale Fausto Casini: nella suarelazione introduttiva ha presentato le attività realizzata da Anpas nazionale nel corso del 2010 anche in vista del percorso che porterà, nel prossimo dicembre al rinnovo degli organismi dirigenti regionali e nazionali.
L’Assemblea ha deliberato anche la destinazione del 5 per mille dell’anno 2009 di Anpas nazionale (Euro 4.914,38) al Progetto Dare to Dream in Gambia.
L’Assemblea ha discusso un importante documento che Anpas ha inviato al Governo, al Parlamento e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome “per eliminare tutti gli ostacoli che ad oggi rallentano l’applicazione del principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale per arrivare ai seguenti obiettivi”:
Riforma della Legge 266/91 (Legge Quadro del Volontariato), con particolare riferimento al riconoscimento delle reti nazionali
Un più rapido iter di approvazione della riforma del libro Primo del Codice Civile e, contemporaneamente, un’armonizzazione con le leggi speciali (381, 266 e 383)
Rifinanziamento del Fondo per le Politiche Sociali e per la non Autosufficienza, per garantire i diritti fondamentali ai cittadini che versano in condizioni più deboli
Stabilizzazione del 5 per Mille a favore delle Organizzazioni di Volontariato ed una sua più corretta e trasparente applicazione
Realizzazione – di concerto con la Conferenza delle Regioni – di linee guida nazionali per la necessaria omogeneizzazione dell’affidamento dei servizi sanitari sul territorio italiano.
Adeguato finanziamento e riforma della Legge 64 sul Servizio Civile Nazionale, strumento fondamentale per garantire ai giovani il diritto alla difesa della Patria con mezzi non armati e nonviolenti. Promozione di attività formative che non siamo in contrasto con i principi del Servizio Civile.
L’istituzione del Comitato nazionale del Volontariato di Protezione Civile previsto dal DPR 1942001, auspicando da parte del Governo una chiara definizione dei tratti caratterizzanti delle diverse componenti al fine di valorizzare le reti nazionali. L’istituzione di un tavolo permanente composto da: Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Conferenza Stato Regioni e le Reti Nazionali di Volontariato operative in protezione civile, per armonizzare il sistema sia nell’emergenza che nella prevenzione.
Aumento dei finanziamenti per la cooperazione internazionale e, nello specifico, l’incremento del fondo previsto dalla Commissione Adozioni per i progetti di sussidiarietà per rendere più incisiva l’attività degli Enti Autorizzati per le Adozioni internazionali e per il recupero delle spese da parte delle famiglie adottive, anche attraverso sgravi fiscali.
Privatizzazione della Croce Rossa Italiana con la sua trasformazione in una vera Organizzazione di Volontariato finalmente coerente con i propri valori ed alla pari con il resto del Volontariato organizzato italiano.
Una partecipazione più attiva nella progettazione di politiche di welfare, nei rapporti con gli enti locali e nell’attuazione del processo federalista in atto attraverso la valorizzazione, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, di strumenti già esistenti quali la Legge 328/00. Si ritiene inoltre imprescindibile, per un sistema federalista che avvicini veramente il cittadino alle Istituzioni, la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) a livello nazionale attraverso legge ordinaria.
Ripristino delle tariffe postali agevolate per le spedizioni del materiale informativo delle Onlus. Quella del Terzo Settore è infatti una comunicazione libera e nuova, il cui obiettivo principale non è la vendita, ma la partecipazione in cui si informano ed esortano le persone a partecipare alla vita pubblica e sociale del Paese