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I volontari della Valle D’Aosta incontrano la popolazione

Châtillon, 22 novembre 2010 – 12 incontri su tutto il territorio della Comunità Montana Monte Cervino per promuovere l’attività svolta e sensibilizzare la popolazione alla cultura del volontariato. Questo è il progetto lanciato dall’associazione Volontari del
Soccorso di Châtillon – St Vincent, con la partecipazione delle altre tre associazioni presenti sul territorio della Comunità Montana, Torgnon, Valtournenche e Verrayes.
L’idea è nata dalla necessità di coinvolgere nuovi volontari per lo svolgimento delle attività quotidiane delle associazioni come il soccorso in ambulanza, il trasporto di pazienti dializzati e di persone diversamente abili, servizi sanitari a valenza sociale (accompagnamento di persone anziane non autosufficienti o automuniti alle visite specialistiche), assistenza alle manifestazioni ed infine le campagne di sensibilizzazione e prevenzione sanitaria.

Avremmo preferito vedere le sale piene di cittadini, – afferma Mauro Cometto, presidente dell’associazione Volontari del Soccorso di Châtillon –Saint Vincent – purtroppo questa è una conseguenza della crisi morale edeconomica che attanaglia i pensieri della popolazione. Nel corso degli anni le crisi hanno sempre stimolato la cultura del mutuo e reciproco aiuto andando a incrementare il numero di iscritti presso le associazioni, cosa che non avviene in questo momento. In ogni caso ritengo che la serie di incontri sia andata comunque bene, le persone in sala si sono dimostrate molto sensibili al nostro intervento e la partecipazione degli Enti Locali si è sempre dimostrata attenta alla relazione a loro presentata.
Invito chiunque sia interessato – conclude Cometto – a contattare una delle associazioni presenti sul territorio per avere maggiori informazioni oppure per far parte della grande famiglia dei Volontari del Soccorso”.

Le associazioni presenti sul territorio della Comunità Montana Monte Cervino sono l’associazione Volontari del Soccorso Châtillon – Saint Vincent (0166- 62667), l’associazione AVOS Torgnon (0166-540412), l’associazione Volontari del Soccorso di Valtournenche (335-8212285) e l’associazione Volontari del Soccorso Verrayes (339-2673469).

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Tagli al 5 per mille – La risposta di Anpas

Tagli al 5 per mille

Aggiornamenti

21 dicembre – «I 300 milioni nel Milleproroghe»L’annuncio da parte del ministro Giulio Tremonti in occasione del brindisi fine anno con i giornalisti. Nel Milleproroghe ci saranno le risorse necessarie per finanziarie il 5 per mille. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso del brindisi di fine anno/Fonte Vita… continua a leggere sul portale www.vita.it


20 dicembre – Fonti governative confermano la presenza dei 300milioni mancanti sul provvedimento in discussione mercoledì Ultima chiamata per Giulio Tremonti. E per il 5 per mille. Dopo le promesse (tante e ripetute) da parte del governo e di esponenti della maggioranza, le ultime indiscrezioni concedono alla copertura di 300 milioni (attualmente ridotta a 100 milioni), un posticino nel decreto Milleproroghe in discussione al Consiglio dei Ministri di mercoledì 22 dicembre/fonte Vita. Continua a leggere sul portale www.vita.it

 


 

Il dossier del Redattore Sociale sulle erogazioni del 5 per mille

“5 per mille, come si divide la torta”: – 200 associazioni di volontariato, pari allo 0,75% delle 26.596 associazioni di volontariato aventi diritto riesce a portare a casa quasi il 73% delle erogazioni del 5 per mille, cioè i tre quarti della “torta”. E’ uno dei dati che emergono dal dossier realizzato da Redattore Sociale (aggiornato al 15 dicembre 2010), analizzando gli importi ricevuti nel 2008. E solo le prime 100 associazioni, pari al 37,5% del totale, percepiscono oltre due terzi del fondo disponibile (68,7%). Gli importi medi sono invece decisamente modesti: sempre nel 2008 la media generale è di 28,36 euro (nell’anno precedente era stato di 27,14 euro). Scarica il dossier / Fonte Redattore Sociale


Il video della manifestazione di Roma


La risposta di Anpas

“Confermata la strategia di contrasto alla cittadinanza attiva”

 

Firenze, 16 novembre 2010. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) esprime la sua forte preoccupazione per la scelta del Governo di ridurre il gettito da destinare al 5 per mille a soli 100 milioni di euro con una riduzione del 75% rispetto all’anno precedente.

Secondo il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini: “Il Governo con questa misura contraddice le continue affermazioni sulla sussidiarietà e sull’ascolto della volontà popolare e dimostra l’incapacità di utilizzare correttamente la pressione fiscale e, di conseguenza, le proprie responsabilità. Un Governo che afferma che non ci possiamo permettere il fondo sociale, misure di sussidiarietà fiscale, un numero adeguato di giovani in servizio civile volontario, con gravi conseguenze su economia, lavoro e servizi che questi generano, ha il dovere di spiegare la motivazione di questi tagli e gli eventuali beneficiari.”

La crisi politica che sta vivendo l’attuale maggioranza – conclude Casini – non fa venire meno la sua efficienza nell’attaccare i corpi intermedi dello Stato, tra cui il Volontariato che nel nostro Paese gode del 71% della fiducia dei cittadini (dati EURISPES 2009). Sarà invidia?

 

La nota su Facebook


Aderisci alle proteste!

IO NON CI STO – Anpas è tra le associazioni che promuovono la campagna “Io non ci sto“: aderisci anche tu e firma l’appello

 

Giurin Giuretta – la protesta del Forum del Terzo Settore, in collaborazione con Vita, per far diventare il 5 per mille una legge: firma l’appello 

 

 


 

Articoli correlati

LE RAGIONI DEL PRESIDIO – Comunicato del Forum del Terzo Settore

 

I tagli decisi dalla Legge di Stabilità di Bilancio 2011 appena approvata avranno pesanti ripercussioni sulle fasce più deboli del nostro Paese.
Il taglio di oltre il 66% delle risorse destinate alle politiche sociali – che dai circa 1500 milioni di euro del 2010 scendono per il 2011 a circa 550 – impediranno l’accesso ai servizi base di sostegno, cura, assistenza proprio a quelle persone che più ne hanno necessità.
E anche gli Enti Locali si troveranno privati delle risorse necessarie per fornire servizi minimi.
La riduzione del 75% delle risorse  destinate al 5×1000 tradisce le scelte dei cittadini.
Il Servizio Civile come diritto per i giovani di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva viene praticamente azzerato.
Legge di Stabilità – afferma Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – che sarebbe più opportuno definire d’instabilità, dal momento che contribuisce a minare alla base la coesione sociale del nostro Paese”.
“Questi sono i motivi che ci hanno portato a decidere il presidio davanti al Ministero dell’Economia: per chiedere che, a partire dal prossimo “mille proroghe” si assista ad un concreto cambiamento d’indirizzo che porti ad un aumento delle risorse destinate alle politiche sociali, nonché al ripristino di quelle previste per il 5×1000, e che quest’ultimo venga quanto prima stabilizzato”.

 

 

Il comunicato del Forum del Terzo Settore – “RIPRISTINATE IL 5 PER MILLE” COMUNICATO CONGIUNTO FORUM TERZO SETTORE, CONSULTA VOLONTARIATO, CONVOL, CSVNET – Roma, 3 dicembre 2010. A soli tre giorni dalla celebrazione della Giornata Internazionale del Volontariato e con l’imminente 2011, l’anno che la Commissione europea gli ha dedicato, le organizzazioni più rappresentative del mondo del volontariato si appellano ancora alle Istituzioni per ripristinare i fondi al 5 per mille… continua>>>

 

 

 


 

 

ALTRE INFO

Forum del Terzo SettoreVita

 


Le iniziative di Anpas contro i tagli

Tagli

 

 

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Tagli al 5 per mille

PESANTE TAGLIO AL 5 X MILLE
OLIVERO: “COLPITO IL NON PROFIT, TRADITA LA LIBERA SCELTA DEI CONTRIBUENTI”

Il Forum del Terzo Settore esprime forte preoccupazione per la proposta, contenuta nel cosiddetto maxiemendamento alla finanziaria, di ridurre a soli 100 mln di euro il gettito del 5×1000, con un taglio cioè del 75% rispetto all’anno passato. Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, afferma: “E’ una scelta grave e pericolosa. Grave perché in aperta contraddizione con quanto dichiarato dal Governo che da un lato non perde occasione di lodare il volontariato e il terzo settore, dall’altro cancella l’unico strumento di sostegno alle sue attività, in barba ad ogni principio di sussidiarietà. Pericolosa perché riduce il sostegno a un soggetto capace di mobilitare a sua volta risorse umane ed economiche importanti  e il cui ruolo è cruciale per ricostruire coesione e inclusione sociale nonché sostenere le persone più colpite dalla crisi. Quasi 15.000.000 di contribuenti ogni anno hanno scelto di sostenere il terzo settore tramite il 5 x mille, in questo modo essi vengono traditi nella loro libera scelta.”

 

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SOS L’Aquila chiama Italia

Anpas aderisce alla manifestazione nazionale del 20 novembre a L’Aquila

 

ed invita tutte le associazioni e tutti i volontari ad essere, ancora una volta, vicini agli aquilani, tutti noi abbiamo visto a settembre in occasione del Meeting Anpas le reali condizioni della città. Ora da L’Aquila è partito un SOS e l’Anpas ha deciso di rispondere!

Care e cari

questo è l’appello che l’assemblea cittadina dell’Aquila ha condiviso per il 20 novembre. vi prego di darne massima diffusione. Presto saranno pronti i materiali (spot radio e televisivi, manifesti ecc) chiunque vuole/puo’ darci una mano è benvenuto!

 

L’Aquila chiama Italia

perché la ricostruzione dopo 18 mesi di promesse è FERMA.

L’Aquila chiama Italia

perché aumentano solo disoccupazione e cassa integrazione.

L’Aquila chiama Italia

perché chiede una legge organica sulla ricostruzione: fondi certi, restituire le tasse come è stato fatto per altre emergenze,

L’Aquila chiama Italia

perché già oggi stiamo ripagando i mutui sulle nostre case ancora distrutte.

L’Aquila chiama Italia

perché ogni problema non può essere affrontato come un’emergenza da commissari straordinari

L’Aquila chiama Italia

perché nel nostro Paese si investano risorse pubbliche sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio per evitare altre tragedie.

L’Aquila chiama Italia

perché alcune persone non possano più ridere sulle nostre tragedie pensando ai loro profitti

L’Aquila chiama Italia

perché la crisi economica e le politiche scellerate costringono i nostri giovani ad abbandonare il loro territorio

L’Aquila chiama Italia

perché prevalga la solidarietà contro un federalismo egoista che non vuole trovare risorse necessarie per la ricostruzione

L’Aquila chiama Italia

perché la nostra Città è un Bene Comune di Tutto il Paese

L’Aquila chiama Italia

perché i cittadini possano finalmente partecipare alla scelte che riguardano la loro vita.

L’Aquila chiama Italia

perché tutto il Paese ha la responsabilità storica di non far morire una delle maggiori città d’arte

L’Aquila chiama Italia

perché ci stanno TOGLIENDO IL FUTURO.

 

Gli aquilani vivono amplificati, nell’epicentro della crisi, gli stessi problemi che assillano tutti i cittadini italiani da qui lanciamo un appello a tutti quelli che ci sono stati vicini: ai vigili del fuoco, alla base del volontariato della protezione civile, ai sindaci e rettori della regione, agli studenti delle università, a tutti quelli che nel nostro paese lottano in difesa dei propri territori, i lavoratori, gli insegnanti, i precari che ogni giorno si battono per i propri diritti, a tutte le forze sindacali e sociali, agli imprenditori, al “popolo delle partite iva”, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, a chi crede che le cose possano e debbano cambiare con la partecipazione attiva dei cittadini.

Non è un problema locale, per la crisi economica non si possono sacrificare inostri diritti. Figuriamoci un intero territorio.

 

VI ASPETTIAMO TRA LE NOSTRE MACERIE UNITI SOTTO LA BANDIERA NEROVEDERDE SENZA SIMBOLI DI PARTITO.

L’AQUILA, SABATO 20 NOVEMBRE 2010 – ORE 14.00

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

pui trovare altre notizie su www.anno1.org

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Servizio Civile: il documento della Commissione Nazionale Anpas

Il 23 ottobre 2010 il Consiglio Nazionale su sollecitazione della Commissione Nazionale Anpas Servizio Civile:

  • ANALIZZATA la situazione derivante dai forti tagli ai finanziamenti per il Servizio Civile Nazionale operati dal Governo;

  • CONSIDERATE le molte promesse sul rifinanziamento del fondo nazionale per il Servizio Civile avanzate pubblicamente sia dal Presidente del Consiglio Berlusconi che dal Sottosegretario Giovanardi e mai rispettate;

  • PRESO ATTO delle scelte del Governo di finanziare nuove attività culturalmente in contrasto con il Servizio Civile Nazionale come la “mini-naja”, che confermano una linea politica governativa indirizzata verso modalità di formazione dei giovani diverse da quelle attuate in questi 40 anni di servizio civile.

DELIBERA di:

 

1.       prendere pubblicamente una posizione decisa nei confronti delle politiche giovanili che il Governo sta portando avanti a salvaguardia di una concezione della società che si basi sui principi di nonviolenza e solidarietà che contraddistinguono le politiche e le azioni del movimento Anpas;

2.       invitare – insieme ai Responsabili Regionali Servizio Civile Anpas – i Comitati Regionali a prevedere momenti di dibattito interni ed esterni convocando Consigli Regionali dedicati al Servizio Civile Nazionale e alle scelte del Governo in merito alle Politiche Giovanili;

3.       aderire ai comitati di protesta contro la “mini-naja” che si stanno organizzando (come la Tavola per la Pace);

4.       aderire e promuovere l’adesione alla mozione – avanzata da rete italiana per il disarmo e sostenuta dal prof. Veronesi – affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti;

5.       promuovere incontri fra i Comitati Regionali ed i Presidenti (Governatori) delle Regioni, fra le pubbliche assistenze ed i Sindaci perché siano portati a conoscenza dei problemi del Servizio Civile Nazionale e per chiedere il loro impegno in proposito, in quanto meno giovani sono in servizio sui territori maggiore è il rischio di discrepanze sociali su quel territorio e minori sono i servizi sui territori stessi;

6.       promuovere incontri (assemblee cittadine) perché le pubbliche assistenze informino i volontari, i soci e tutti gli altri cittadini sulla politica di eliminazione del Servizio Civile che si sta portando avanti in Italia;

7.       favorire la massima partecipazione alle iniziative promosse dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) in difesa del Servizio Civile Nazionale (petizione, manifestazioni, ecc.);

8.       porre la questione del Servizio Civile Nazionale e della Riforma della Legge 64/2001, nonché della necessità di idonee Politiche Giovanili per il futuro dell’Italia, al Presidente della Repubblica, principale rappresentante e custode dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana e Presidente del Consiglio Supremo di Difesa.

 

Per approfondire la delibera del Consiglio Nazionale si invita a leggere il documento prodotto dalla Commissione Nazionale Anpas per il Servizio Civile.

 

Servizio Civile: il documento della Commissione Nazionale Anpas Leggi tutto »

Servizio Civile: il documento della Commissione Nazionale Anpas

Il 23 ottobre 2010 il Consiglio Nazionale su sollecitazione della Commissione Nazionale Anpas Servizio Civile:

  • ANALIZZATA la situazione derivante dai forti tagli ai finanziamenti per il Servizio Civile Nazionale operati dal Governo;

  • CONSIDERATE le molte promesse sul rifinanziamento del fondo nazionale per il Servizio Civile avanzate pubblicamente sia dal Presidente del Consiglio Berlusconi che dal Sottosegretario Giovanardi e mai rispettate;

  • PRESO ATTO delle scelte del Governo di finanziare nuove attività culturalmente in contrasto con il Servizio Civile Nazionale come la “mini-naja”, che confermano una linea politica governativa indirizzata verso modalità di formazione dei giovani diverse da quelle attuate in questi 40 anni di servizio civile.

DELIBERA di:

 

1.       prendere pubblicamente una posizione decisa nei confronti delle politiche giovanili che il Governo sta portando avanti a salvaguardia di una concezione della società che si basi sui principi di nonviolenza e solidarietà che contraddistinguono le politiche e le azioni del movimento Anpas;

2.       invitare – insieme ai Responsabili Regionali Servizio Civile Anpas – i Comitati Regionali a prevedere momenti di dibattito interni ed esterni convocando Consigli Regionali dedicati al Servizio Civile Nazionale e alle scelte del Governo in merito alle Politiche Giovanili;

3.       aderire ai comitati di protesta contro la “mini-naja” che si stanno organizzando (come la Tavola per la Pace);

4.       aderire e promuovere l’adesione alla mozione – avanzata da rete italiana per il disarmo e sostenuta dal prof. Veronesi – affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti;

5.       promuovere incontri fra i Comitati Regionali ed i Presidenti (Governatori) delle Regioni, fra le pubbliche assistenze ed i Sindaci perché siano portati a conoscenza dei problemi del Servizio Civile Nazionale e per chiedere il loro impegno in proposito, in quanto meno giovani sono in servizio sui territori maggiore è il rischio di discrepanze sociali su quel territorio e minori sono i servizi sui territori stessi;

6.       promuovere incontri (assemblee cittadine) perché le pubbliche assistenze informino i volontari, i soci e tutti gli altri cittadini sulla politica di eliminazione del Servizio Civile che si sta portando avanti in Italia;

7.       favorire la massima partecipazione alle iniziative promosse dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) in difesa del Servizio Civile Nazionale (petizione, manifestazioni, ecc.);

8.       porre la questione del Servizio Civile Nazionale e della Riforma della Legge 64/2001, nonché della necessità di idonee Politiche Giovanili per il futuro dell’Italia, al Presidente della Repubblica, principale rappresentante e custode dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana e Presidente del Consiglio Supremo di Difesa.

 

Per approfondire la delibera del Consiglio Nazionale si invita a leggere il documento prodotto dalla Commissione Nazionale Anpas per il Servizio Civile.

 

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Carmine Lizza è il nuovo responsabile nazionale di protezione civile

Firenze, 29 ottobre 2010. Il Consiglio Nazionale Anpas, tenutosi a Firenze sabato 23 ottobre, ha nominato, su proposta della Direzione nazionale, Carmine Lizza, nuovoResponsabile nazionale Anpas Protezione Civile.

Carmine Lizza, geologo, già componente della Direzione nazionale Anpas  e Presidente di Anpas Basilicata, sostituisce dopo molti anni Luciano Dematteis, una figura storica per il Movimento nazionale delle pubbliche assistenze chiamato lo scorso anno a ricoprire il ruolo di Vicepresidente Vicario di Anpas.

Questo avvicendamento nel Sistema di Protezione Civile Anpas avviene dopo una riorganizzazione interna del settore nel quale, grazie al lavoro di Dematteis, si è riusciti ad integrare Volontari provenienti da Regioni diverse all’interno di un sistema che appare tra i migliori del Volontariato organizzato. Lo dimostra l’intervento in occasione dell’Emergenza Abruzzo dello scorso anno con la partecipazione di oltre 2.300 volontari di 353 pubbliche assistenze diverse ed una presenza sul territorio di quasi 9 mesi.

Proprio durante i mesi dell’intervento in Abruzzo, Carmine Lizza, coordinando l’attività dell’Ufficio Tecnico nazionale di Protezione Civile ha svolto, per conto del Dipartimento Protezione Civile, uno studio sull’amplificazione sismica del territorio. Nella sua vita  Lizza si occupa infatti di sismologia e pianificazione territoriale, collaborando da anni con l’Università della Basilicata.

Il Consiglio Nazionale ha confermato la delega a Luciano Dematteis, in qualità di Vicepresidente Vicario nazionale, a rappresentare Anpas nella Consulta del Volontariato nazionale di Protezione Civile presso il Dipartimento.

 

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I tagli all’editoria

Caro Governo, è caduto il velo.
L’aumento delle tariffe postali per l’editoria è solo l’ultima delle tante mosse del Governo per attaccare il Volontariato e il Terzo Settore.

Firenze, 9 aprile. L’Anpas protesta contro l’ennesimo Decreto del Governo (il D.M. 30 marzo 2010) che cancella le agevolazioni per le tariffe postali dei prodotti editoriali del Terzo Settore.

Con questo decreto è caduto il velo: è l’ennesimo attacco che il Governo fa a tutte le forme di associazionismo autonomo: un attacco trasversale al Terzo Settore al fine di tenerlo costantemente precario e in condizioni di sussistenza», dichiara il presidente nazionale di Anpas, Fausto Casini. “Ci si riempie la bocca esaltando il valore del volontariato, dell’importanza dei volontari all’interno della Protezione Civile, e poi nei fatti lo si sfavorisce attraverso provvedimenti-lampo, come quest’ultimo, che ci ritroviamo in Gazzetta Ufficiale il giorno dopo la sua approvazione e con effetti e applicazione immediate“.

La lenta erosione dell’associazionismo a colpi di decreti è iniziata con i tagli al Servizio Civile, poi con la mancata conversione in legge del 5 per mille e ora con questo aggravio alle tariffe postali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo 2010.

Le televisioni pubbliche sono occupate dai partiti: anche il nuovo contratto di servizio con la RAI sembra non tener conto della necessità di pluralità di temi e protagonisti” – continua Casini – “Quella espressa dal Terzo Settore e dalle associazioni di Volontariato è una comunicazione libera e nuova. Una comunicazione il cui obiettivo principale non è la vendita, ma la partecipazione in cui si informano ed esortano le persone a partecipare alla vita pubblica e sociale del Paese“.

Anpas e le pubbliche assistenze auspicano che l’interpellanza dell’On. Luigi Bobba, presentata ieri alla Camera dei Deputati e già sottoscritta da circa 70 Deputati bi-partisan, possa portare ad un ritiro del Decreto e ad una convocazione dei soggetti del Terzo Settore. Nel caso in cui le nostre proteste e la sopra citata interpellanza non abbiano effetto promuoveremo manifestazioni in difesa del diritto di informazione dei nostri soci e volontari.

 

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