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Puglia: Anpas, CRI e Misericordie sull’internalizzazione Servizio 118 in Sanitaservice: sarà la volta buona?

Puglia: Anpas, CRI e Misericordie sull’internalizzazione Servizio 118 in Sanitaservice: sarà la volta buona?

9 dicembre 2019  La storia del Servizio di emergenza-urgenza 118 narra che ogni qual volta ci si appresti ad una competizione elettorale, di quelle che contano ovviamente, l’internalizzazione del servizio, e con esso di tutti gli operatori coinvolti, diventi la tematica su cui basare l’intera campagna elettorale ad opera dei soliti noti. 

La storia, purtroppo, narra anche di sorprendenti ed imprevedibili problematiche sorte all’indomani di ogni tornata elettorale. E così, quasi magicamente, tutte le certezze pre-voto svaniscono rapidamente nel post-voto. 

Peccato se ci avevano creduto tutti, perfino le associazioni di Volontariato, felici di veder approdare i loro ragazzi ad un lavoro stabile creato grazie alle politiche sostenute negli anni solo e soltanto dalle stesse associazioni e non di certo da alcuna sigla sindacale! 

Peccato, dunque. Pacche sulle spalle per consolare chi per l’ennesima volta ci aveva creduto e si ricomincia. 

Nel frattempo? La solita campagna denigratoria ad opera di politici, sindacalisti e manager illuminati – con i dovuti distinguo – in danno delle associazioni di volontariato che ogni giorno sostengono concretamente il welfare e che sono sempre vicino a chi vive la sofferenza. 

Sempre la stessa storia; sempre la solita minestra condita a seconda del momento con un acronimo che dice tutto per poi non dire assolutamente nulla. Si cominciò a discutere di internalizzazione nelle A.S.L., passando per SANITASERVICE, approdando ad A.R.E.U. – l’Agenzia, poi divenuta Azienda, che avrebbe dovuto rivoluzionare l’intero sistema e che poi è miseramente fallita prima ancora di vederla nascere – per poi ritornare daccapo a SANITASERVICE. 

Un loop disgustoso che dura da ormai un decennio riprodotto sulla pelle di tante ragazze e tanti ragazzi ogni volta sfruttati e strumentalizzati per meri fini elettoralistici. Questa volta però sarà tutto diverso, ne siamo certi anche noi, questa volta sarà la volta buona! Questa volta siamo certi che diversamente dalle volte precedenti, l’operazione “internalizzazione” sarà conclusa prima delle votazioni così come siamo certi che politici e grandi manager vorranno governare adeguatamente il passaggio dalla gestione “delinquenziale” delle associazioni di Volontariato alla gestione “immacolata”, in odore di santità, tipica del pubblico. 

Fa nulla poi se Sanitaservice sia una Società a Responsabilità Limitata… 

Fa nulla, inoltre, se si stia probabilmente violando qualche legge dello Stato… 

In bocca al lupo a tutti, quindi, sarcasmo a parte. Almeno su questo ci va di essere seri. Non se la prendano però politici, sindacalisti e grandi manager delle ASL se le associazioni di Volontariato, in assenza di una seria politica di “governo” della transizione – semmai ci sarà – siano costrette ad assumere posizioni poco gradite, necessarie però a salvaguardare se stesse dal baratro in cui qualcuno le sta conducendo. 

Un’ultima considerazione. Vogliamo rassicurare politici e sindacalisti pugliesi, quelli che vivono ossessionati dalle associazioni, che noi non abbiamo intenzione di candidarci per governare la Regione e, pertanto, non avvertiamo la necessità di “incantare” nessuno.

A noi interessa solo aiutare chi vive nel disagio perché questa è l’unica cosa che sappiamo fare, che facciamo da sempre e, che vi piaccia o meno, che sappiamo fare anche con ottimi risultati. 

Anpas Comitato Regionale Puglia f.to Domenico Galizia | Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Puglia f.to Ilaria Decimo | Federazione Regionale Misericordie di Puglia f.to Gianfranco Gilardi

Il meeting di Anpas Puglia


La sentenza


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CCNL – Un nuovo incontro per il contratto unico

CCNL – Un incontro Anpas, CRI e Misericordie per il contratto unico

6 dicembre 2019 – Proseguono le proficue trattative con l’impegno di giungere entro la fine dell’anno alla firma del nuovo CCNL .

Carlo Castellucci, vicepresidente Anpas “Le tre reti nazionali Anpas, Croce Rossa e Misericordie, proseguono la loro collaborazione e, con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, stanno tentando di chiudere la trattativa per un CCNL congiunto nei termini previsti. Dopo anni di rinnovi contrattuali stipulati dopo la scadenza, l’impegno è quello di fornire ai lavoratori un trattamento omogeneo sia sul piano normativo che sul piano economico”.

CCNL - Un nuovo incontro per il contratto unico

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San Pancrazio: i primi 25 anni della pubblica assistenza

San Pancrazio: i primi 25 anni della pubblica assistenza

Martedì 10 dicembre 2019, ore 17.30, evento da non perdere a San Pancrazio Salentino (Br) c/o il Centro Polifunzionale in via F. Manisco n°1, zona Mercatale.
La pubblica assistenza San Pancrazio apre ufficialmente i festeggiamenti per i suoi primi 25 anni di volontariato e di sevizio sociale.
Interverranno:  Don Giovanni Apollinare, Fondatore dell’associazione e Rino Spedicato, Presidente CSV Poiesis (Centro Servizi al Volontariato della provincia di Brindisi., Samanta Carrozzo Presidente della pubblica assistenza San Pancrazio

San Pancrazio Salentino

Saranno ripercorse le tappe più significative di un cammino generativo di prossimità al territorio e di solidarietà verso l’umanità sofferente e bisognosa d’aiuto attraverso il racconto delle esperienze ed emozioni che hanno accompagnato il cammino dei volontari e attraverso il racconto di chi, cittadini, istituzioni, associazioni ha guardato dall’esterno questo gruppo operoso.
La cittadinanza è invitata a partecipare. ” un’opera grande” guidata dalla Presidente Samanta Carrozzo e da tutti i volontari che negli anni sono stati testimoni di una speranza vissuta, riconosciuta e condivisa.

La gratitudine e l’incoraggiamento di un’intera comunità.

 

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Croce Verde di Nizza Monferrato: un corso nella lingua dei segni (LIS)

Croce Verde di Nizza Monferrato: un corso nella lingua dei segni (LIS)

La pubblica assistenza Anpas Croce Verde di Nizza Monferrato ha da oggi al proprio interno dieci volontari soccorritori capaci di comunicare nella lingua dei segni italiana (Lis), tra loro anche il presidente dell’associazione, Piero Bottero.

I volontari soccorritori della Croce Verde di Nizza Monferrato hanno infatti seguito un breve corso di primo soccorso in Lis, acquisendo le nozioni di base per poter interagire e comunicare con le persone sorde in occasione di interventi di soccorso in emergenza.

Il corso, della durata di 6 ore, si è svolto presso la sede della Croce Verde di Nizza Monferrato ed è stato tenuto dal docente, Alessandro Arena e dalla psicologa Alessandra Ferraris della Cooperativa Elsa di Canelli.

I volontari soccorritori hanno imparato l’alfabeto, i colori, i numeri, semplici frasi e domande nella lingua dei segni, utili per relazionarsi con la persona sorda durante il soccorso e a comprendere ad esempio come si sentono, dove hanno male, se sono allergici a dei farmaci, se hanno delle persone da contattare.

«Il momento del soccorso sanitario in emergenza – spiega Piero Bottero, presidente Croce Verde Nizza Monferrato – implica che l’infortunato si trovi in una situazione di fragilità. Il paziente infatti necessita, oltre che dell’intervento di primo soccorso vero e proprio, anche di competenza relazionale e comunicativa d’aiuto da parte del soccorritore. Nella nostra attività potrebbe capitare di soccorrere delle persone sorde e l’aver acquisito delle nozioni di base della lingua dei segni ci permetterà di dialogare con esse, capirne i bisogni e migliorare la qualità del servizio. È stata un’esperienza positiva e abbiamo l’intenzione di formare altri volontari soccorritori con nuovi corsi di lingua dei segni».

 

Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) Comitato Regionale Piemonte ha recentemente pubblicato la nuova edizione del manuale multimediale di formazione per la rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore semi automatico esterno con in allegato il video didattico tradotto nella lingua dei segni italiana (Lis), in modo che sia fruibile anche dalle persone sorde. Il manuale Operatore Dae, II edizione, è edito da Anpas Piemonte e Dipartimento Interaziendale Emergenza Sanitaria 118 Regione Piemonte in collaborazione con Simeup – Società italiana di medicina di emergenza ed urgenza pediatrica. Traduzione in lingua dei segni italiana a cura dell’Istituto dei Sordi di Torino.

 

La Croce Verde di Nizza Monferrato, associata Anpas, può contare sull’impegno di 171 volontari grazie ai quali nell’ultimo anno si sono svolti oltre 8.600 servizi. Si tratta di emergenza 118, trasporti ordinari con ambulanza per dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, servizi di accompagnamento a visite, anche con mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni.

L’Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri

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Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

Il 21 e 22 novembre presso il partner di progetto lettone LSA (Latvijas Samariesu apvieniba) due volontari Anpas hanno partecipato alla riunione di progetto in cui per la terza volta il tavolo tecnico si riunisce per continuare il lavoro di definizione di un percorso formativo comune sul primo soccorso sanitario.

Gli addetti ai lavori si confrontano da mesi sulle specificità dei sistemi sanitari rappresentati al tavolo di progetto, cercando di individuare punti in comune e di superare le criticità dettate dalle caratteristiche dei sistemi per convergere verso uno standard formativo comune e condivisibile sul primo soccorso.

Nel corso del terzo incontro i partecipanti hanno lavorato sulla preparazione di un curriculum formativo inclusivo di una bozza di profilo e di programma.

Il quarto meeting, che si terrà a febbraio 2020, verrà ospitato da Anpas in Italia è sarà la fase conclusiva dei lavori del gruppo prima di entrare in aula per la formazione dei volontari del partner macedone (CDI – Community Development Institute) nella primavera del prossima anno, quale banco di prova del lavoro fatto nel primo anno di vita di progetto.

 Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”. Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

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Anpas in Montenegro per parlare del valore del volontariato in protezione civile

Anpas in Montenegro il 14 e 15 novembre per parlare del valore del volontariato in protezione civile.

Alcuni partner del progetto V-IOLA, il Ministero degli Interni del Montenegro – Ufficio Gestione delle Emergenze e l’organizzazione no profit FORS (Foundation for the Development of Northern Montenegro), hanno invitato Anpas ad unirsi alla Conferenza interregionale nei Balcani dedicata alle attività di prevenzione di protezione civile e all’importanza delle collaborazioni regionali e transanazionali, finanziata dall’Unione europea e dal Ministero della pubblica amministrazione montenegrino.

L’invito ricevuto dalle istituzione montenegrine è frutto delle buone intese nate e intensificatesi nel quadro del progetto V-IOLA nonché della positiva esperienza di scambio concretizzatasi a Maggio 2019 quando i partner di progetto sono stati ospiti delle organizzazioni italiane, fra cui Anpas, per meglio comprendere il sistema di protezione civile italiano nelle sue varie fasi (prevenzione, preparazione, risposta) e il ruolo chiave giocato dal volontario di protezione civile.

I partner montenegrini, impressionati dall’organizzazione di Anpas in termini di partecipazione, formazione, strutture, livelli di organizzazione e gestione del volontario, hanno richiesto ad Anpas di portare la propria esperienza condividendola con tutti gli attori di protezione civile presenti alla Conferenza e provenienti dai vari paesi dell’area geografica (Montenegro, Serbia, Albania, Croazia, ecc).

La necessità di condividere questa buona prassi nasceva dalla necessità dei dipartimenti di protezione civile locali di riflettere con maggiore consapevolezza sull’importanza del volontariato nelle attività di prevenzione dei rischi, dedicando un maggior impegno e investimento verso la valorizzazione del volontario. Per fare questa riflessione è stata condivisa l’esperienza di Anpas, quale buona prassi cui ispirarsi e da cui far nascere future sinergie.

Anpas in Montenegro il 14 e 15 novembre per parlare del valore del volontario in protezione civile.

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Non tagliate le gambe al Servizio Civile!

Non tagliate le gambe al Servizio Civile! Appello della CNESC al Governo e al Parlamento 

Comunicato CNESC –  In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta Nazionale del Servizio Civile, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili.

Al momento, oltre ai residui dell’esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all’esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l’anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile.

Ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale dipendono dall’affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d’anno.

È per questo che il Ministro Spadafora ha posto come obiettivo prioritario del suo mandato, condiviso da tutta la Consulta, la stabilizzazione di un contingente ordinario minimo annuo, con l’impegno, già in sede di assestamento del bilancio 2020, a fare i necessari passi normativi.

In attesa di questa prospettiva, non semplice e già tentata in passato da altri Governi, il Ministro ha annunciato la disponibilità, per il 2020, di ulteriori 56 milioni nell’ambito del Programma “Garanzia Giovani”, che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l’estero.

Il disegno di legge governativo che destina al bando 2019 ulteriori 70 milioni, approvato dal Governo Conte Ia fine luglio, dovrebbe essere esaminato dal Parlamento nei primi mesi del 2020 e quindi, se approvato, consentirà il finanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020.

Di fronte a questa realtà, facciamo appello al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento perché non si taglino le gambe al Servizio Civile Universale e non si dia un’altra sberla ai giovani, dopo tanti discorsi sulla loro centralità per il futuro del Paese.

“Il sevizio civile è un investimento che la comunità fa su se stessa nel presente e per il futuro” ha dichiarato Niccolò Mancini, responsabile Servizio Civile Anpas. “Apprezziamo l’approccio costruttivo del Ministro Spadafora, il sistema ha però necessità di stabilità e su questo non possiamo che richiamare al massimo senso di responsabilità le istituzioni, così come la massima attenzione di ogni cittadino sul tema. L’eventuale mancato rifinanziamento del fondo relativo al bando 2019 non potrebbe altro che essere letto come una perdita di opportunità collettiva. Non tenere fermo l’obiettivo dei 100.000 giovani per il futuro, risulterebbe l’ennesimo passo indietro.”


La CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associaz. Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Inac, Legacoop, MCL – Movimento Cristiano Lavoratori, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unitalsi, Unicef, Unpli, Vides Italia
Osservatori: Cesc, Movimento Nonviolento

Servizio Civile Nazionale incontro dei giovani a “Falconara Orienta”

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Formazione: il regolamento nazionale Anpas

Formazione: il regolamento nazionale Anpas

Alla base della revisione del regolamento c’è il proposito di disciplinare in modo semplice e chiaro il complesso settore della formazione, trasversale a tutti gli ambiti di azione del movimento, e definire e descrivere i componenti del sistema.
È frutto di un lungo e partecipato percorso di cambiamento che dal 2012 ad oggi ha trasformato la formazione di Anpas, rendendola uno strumento fondamentale di partecipazione, del quale i volontari, sono indiscussi protagonisti, destinatari e al tempo stesso facilitatori. Un metodo democratico e condiviso, attraverso il quale, non solo si cura l’acquisizione di competenze e conoscenze, ma soprattutto si sviluppa e si realizza l’identità di Anpas
– Lucia Coi, responsabile formazione Anpas

Formazione formatori Anpas

Dalla Premessa del regolamento Anpas
Anpas riconosce l’importanza della formazione come attività comune a tutti i settori, nella consapevolezza delle specifiche esigenze formative e pratiche metodologiche.
Obiettivo della formazione in Anpas è rendere “capaci” e “consapevoli” i singoli ed i gruppi, per poter scegliere, determinare, cambiare e progettare il futuro del movimento, in un rapporto di relazione fiduciaria anche con gli altri soggetti della società e del terzo settore.
La formazione è svolta in un sistema integrato e condiviso a livello nazionale e regionale.
Le attività di formazione nazionale sono strutturalmente legate al codice etico Essere Anpas di cui il movimento si è dotato a partire dal 2017. La Carta di identità ed il Codice etico sintetizzano il quadro di riferimento etico e valoriale di tutti i volontari Anpas e la formazione, nelle persone che la svolgono e nelle attività che assicura e promuove, si impegna a conoscerlo, rispettarlo e diffonderlo.
Anpas ha deciso di definire un regolamento della formazione nazionale, pur consapevole che la complessità e trasversalità della formazione difficilmente possano essere regolamentate in modo totalmente esaustivo.
Questo regolamento si propone quindi di definire una cornice di base che potrà svilupparsi meglio e con ulteriori dettagli, a seguito di esperienze e valutazioni future.

Il regolamento Anpas pdf

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Protezione civile: conclusa la cascata formativa 3

Protezione civile: conclusa la cascata formativa 3

Il 30 novembre si è conclusa a Prato la Cascata formativa 3, un progetto formativo per i volontari di protezione civile finanziato da Dipartimento. È stato l’ultimo appuntamento di un lungo percorso che ha coinvolto nuovi formatori per il corso di Operatori di colonna mobile; per Responsabile associativi di p.c. e Operatori dei centri di coordinamento oltre che Operatori di attività ludico-ricreative con animali e Operatori di logistica e cucina.

In tutto circa 380 volontari formati che, come ormai consuetudine, continueranno le attività di formazione nei propri territori.
Un progetto accolto con un altissimo gradimento dai volontari e che, grazie alle caratteristiche sperimentali di alcune proposte, ha dato la possibilità di migliorare ulteriormente l’impianto complessivo dell’offerta facendone un percorso ormai strutturato e condiviso.
Le attività di formazione hanno raggiunto un alto livello qualitativo e le azioni che ne derivano sui territori sono sempre più utili a rispondere in modo preparato sia alla gestione dell’emergenza sia a diffondere la cultura della prevenzione in modo sussidiario, con gli altri attori del sistema e con la popolazione.
Grazie alla continuità della formazione in protezione civile si sta progressivamente costituendo una comunità di volontari e volontarie impegnate in modo sempre più attento e consapevole, con un radicamento territoriale capillare, vera scommessa del modello tra pari di formazione Anpas.

Cascata formativa Protezione Civile

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Sostegno a distanza in Gambia: la storia di Filli

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia. Questa è la storia di Filli

Sono felice di poter andare a scuola, perché posso stare con i miei compagni, giocare con loro e studiare insieme. Ogni mattina mia madre sorride perché è contenta di vedermi andare a scuola”. 

È la voce di Filli, uno dei bambini sostenuti dal progetto di Sostegno a distanza Anpas in Gambia. 

Filli non sa bene dov’è l’Italia: per lui siamo “un paese tubabo”, un paese ricco e lontano. Filli i suoi sostenitori può solo immaginarseli e forse comincia ad essere abbastanza grande, abbastanza esperto del mondo, da stupirsi che persone che non conosce in un paese così lontano si preoccupino di fargli avere un’istruzione.

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

“Mio padre non ha molti soldi, non ce ne sono abbastanza per pagare i costi della scuola. Ma io sono fortunato perché ho il sostegno del CEDAG [il partner di Anpas in Gambia, NdT]. L’operatore del CEDAG mi dice che sono delle persone in un paese di Tubabo [un termine della lingua locale con cui ci si riferisce agli occidentali o più in generale ai “bianchi”, NdT] che mi aiutano, ma io non le ho mai viste. Ma mia madre dice che non importa, che Dio li vede e penserà lui a dargli le benedizioni che meritano. Spero che quando avrò finito la scuola troverò un buon lavoro che mi permetta di aiutare la mia famiglia e di fare in modo che anche i miei fratelli e le mie sorelle possano studiare.”

L’operatore di progetto, che da anni segue i bambini e le famiglie, ci racconta così quel che lui, da operatore, ha imparato dal progetto: “Ho scoperto che la solidarietà è come un essere vivente: se trova le condizioni per attecchire, si riproduce. Dovreste vedere come le famiglie e le comunità che sono state aiutate dal progetto ora si impegnano ad aiutare le altre. Lo fanno come possono, naturalmente, perché restano pur sempre famiglie di poveri contadini, ma è come se sentissero il bisogno di restituire qualcosa di quello che hanno ricevuto. E anche i ragazzi, man mano che crescono, vedono per sé stessi un ruolo nel mondo che è fatto anche di aiuto agli altri.”

Nei villaggi che hanno beneficiato del sostegno a distanza, quest’anno il partner di Anpas in Gambia ha reclutato 5 nuovi volontari. Alcuni aiuteranno nel monitoraggio del progetto, altri nelle iniziative collegate del CEDAG. Insomma, anche il nostro partner è cresciuto assieme al progetto e si dimostra sempre più in grado di avviare e sostenere anche iniziative in autonomia. Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha espresso soddisfazione per questo progetto che in 12 anni di attività ha portato la scolarizzazione dal 30 al 90%: “Anche nel 2018/2019 i bambini sostenuti sono stati 150. Hanno ricevuto due uniformi scolastiche ciascuno, due paia di scarpe, uno zainetto, i libri e il materiale di cancelleria necessario per l’anno scolastico, oltre all’accesso ai controlli di base sulla salute svolti da un operatore sanitario itinerante.” 

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia.

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

Vuoi aiutarci anche tu a cambiare volto al futuro di bambini come questi e a promuovere lo sviluppo di villaggi che hanno tutte le potenzialità per diventare protagonisti della loro crescita?  Contattaci!  

– Anpas Adozioni e Cooperazione Internazionale – referente Annalia Sommavilla – tel. 055303821, email sad@anpas.org.

Sostegno a distanza Anpas in Gambia

 

 

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